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Dimarco, parabola ascendente continua. Ed ora anche Oaktree lo porta ad esempio
Solo tre anni fa Federico Dimarco rappresentava un comprimario all’Inter. Ora si ragiona su livelli top internazionali ed Oaktree la pensa cosi.
L’ascesa di Federico Dimarco nel calcio di alto livello è stata niente meno che straordinaria; un percorso che lo ha portato ad essere oggi considerato uno dei pilastri non solo della sua squadra, l’Inter, ma anche della nazionale italiana.
Questa trasformazione ha attirato l’attenzione e le lodi di critici ed appassionati, sottolineando un viaggio di crescita che ha tutte le caratteristiche di una vera e propria favola moderna del calcio che ora lo issa tra i migliori al mondo nel suo ruolo ed un vero e proprio metro di paragone internazionale.
Oggi, tre anni fa
Circa tre anni fa, il 4 dicembre 2021, Dimarco si trovava a sostituire Bastoni in uno scontro Roma-Inter, con un ruolo che sembrava relegarlo alle spalle di figure più affermate come alternativa ad Iban Perisic o dello stesso Bastoni. Questo episodio, che potrebbe essere visto come un modesto inizio o un’attestazione del suo, all’epoca, ruolo da comprimario ha in realtà segnato l’inizio di una clamorosa evoluzione per Dimarco. La sua storia è un chiaro esempio di come il lavoro duro, la dedizione e il talento possano pagare nel mondo dello sport.
Parabola ascendente
La trasformazione di Dimarco da riserva ad elemento indispensabile sia per il suo club che per la nazionale testimonia una crescita professionale e tecnica notevole. La sua capacità di trovare la rete, come dimostrato dal gol segnato con il “piede sbagliato” venerdì contro il Parma, illustra non solo una versatilità impressionante ma anche una varietà di colpi tra assist, gol e giocate decisive decisamente non comune. Questa prestazione si aggiunge ad un portfolio già ricco di 11 reti segnate da agosto 2022, numeri che lo elevano al livello di giocatori del calibro dell’ex nerazzurro Achraf Hakimi, issando Dimarco tra i top internazionali del suo ruolo.
In ottima compagnia mentre Oaktree…
Comparare Dimarco a figure di spicco come Hakimi, Frimpong e Grimaldo non solo evidenzia il suo eccezionale contributo in termini di gol e assist ma lo posiziona anche su un palcoscenico europeo, dove il suo nome viene menzionato insieme a giocatori che hanno dimostrato costantemente eccellenza nelle loro prestazioni. Con 11 reti e altrettanti assist dalla sua posizione difensiva, Dimarco si distingue non solo per le sue capacità difensive ma anche per un contributo offensivo che pochi altri difensori riescono a offrire ed Oaktree ora vede in lui il prototipo del perfetto talento da ricercare per l’Inter, completo e cresciuto interamente in casa nerazzurra.
Una sfida imminente
Nonostante le sue recenti prestazioni stellari, rimane una questione legata alla sua partecipazione nella prossima partita contro il Bayer Leverkusen. Il dilemma se schierarlo dall’inizio o dargli riposo indica la consapevolezza del suo valore e l’importanza di gestirne le energie. Questa decisione sarà cruciale, dato il livello degli avversari e il desiderio dell’Inter di continuare a fare affidamento sulle sue abilità.
Achraf Hakimi
Un futuro brillante
L’evoluzione di Dimarco è un’ispirazione, dimostrando che con impegno e opportunità, i confini delle capacità individuali possono essere costantemente superati. La sua storia non è solo di successo personale ma serve anche da esempio per i giovani calciatori che aspirano a lasciare il segno nel calcio moderno. Con le sfide future e le competizioni che lo attendono, la traiettoria di Dimarco sarà sicuramente seguita con grande interesse sia dai tifosi che dagli esperti, segnando un capitolo entusiasmante nella storia del calcio italiano e internazionale.
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