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Anche Scaroni evidenzia la lentezza del progetto nuovo stadio
Il presidente del Milan Paolo Scaroni non si aspettava che per il progetto nuovo stadio ci volesse tutto il tempo che si sta impiegando.
Come il dirigente dell’Inter Alessandro Antonello, anche il presidente del Milan Paolo Scaroni a Tutti Convocati ha denunciato la grande lentezza sul tema nuovo stadio delle milanesi. “Io devo dire la verità, mi aspettavo fossimo più celeri noi a Milano: è la città del darsi da fare rapidamente. Speravo che sul progetto stadio ci fosse un’unità di intenti che accelerasse il progetto: così non è stato. Il nostro paese lo consociamo, ma avevo speranza di fare cose rapidamente. Inter e Milan hanno la stessa visione perché hanno le stesso ambizioni: vogliono giocare un ruolo di primo piano in Europa. Lo stadio è il primo ingrediente da avere: questo lo pensano i due club e i tifosi. Che poi Milano non si doti di uno stadio, mi sembra incredibile. Capisco i nostalgici, ma la vita va avanti e Milano deve essere all’avanguardia“.
“Se c’è una scadenza? Secondo me è mancato il fatto che questo progetto è rimasto solo di Inter e Milan, non dell’amministrazione comunale e di Milano. Resta ancora qualche cosa per noi, invece è qualcosa per Milano: noi dobbiamo coinvolgere tutti per un progetto bello per la città. Una delle ragioni per le quali stiamo guardando fuori Milano è perché sposeremo il progetto con i tempi di realizzazione più brevi: abbiamo l’urgenza di avere lo stadio. Se un altro comune restringe i tempi, ci piacerà di più di un San Siro che chiede 5 anni. Vorrei ricordare che San Siro è iconico perché ci hanno giocato Milan e Inter: non è iconico di per sé. E’ famoso per merito di Inter e Milan e dei loro risultati sportivi. Se le due squadre andassero da un’altra parte, questa diventerebbe altrettanto iconica“.
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