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Inzaghi prova ad andare oltre una rosa limitata
Il giornalista Mario Sconcerti ribadisce ancora una volta che secondo lui la rosa dell’Inter non ha riserve all’altezza.
Mario Sconcerti sulla versione online del Corriere della Sera fa il punto sulla volata Scudetto evidenziando il perché della scelta Dimarco. “L’Inter ha fatto tutto quello che non aveva fatto a Bologna. Ha corso subito, ha preso il ritmo della partita con i suoi uomini migliori, naturalmente Brozovic, ma anche Barella, di nuovo immediato, quindi decisivo. Ma anche con Dimarco, l’invenzione di Inzaghi per questo finale storto di campionato. Dimarco riassume l’insoddisfazione di Inzaghi e il suo passo avanti“.
“Inzaghi ha sempre giocato con un difensore che veniva avanti, ma non come Dimarco per qualità tecnica e mentalità. […] Ma in questo finale di accelerazioni e maturità Inzaghi prova ad andare oltre se stesso, sbilancia a tratti l’Inter perché insegue. Gioca con Dimarco, Perisic, quasi sempre Dumfries, cioè gioca con due soli difensori di ruolo, Skriniar e De Vrij. Infatti l’Udinese con Deulofeu spesso mette in discussione la difesa interista, l’Udinese porta avanti bene il pallone fino dentro l’area. Ma decide alla fine la differenza di avere Dimarco. Questo conferma la crescita del giocatore ma anche del tecnico. Va da sé che quando la squadra cambia, nei venti minuti finali arrivi sempre molto disordine. L’Inter è una squadra di dodici-tredici giocatori, non di più. Il resto sono cocci estranei. Il finale un po’ disordinato rientra nei cambi e nell’emozione. […] L’Inter va verso due partite buone con Empoli e Samp (ormai salva), più una partita scomoda soprattutto per il Cagliari. È chiaro che deve vincerle tutte. Il Milan adesso ha Verona in trasferta e Atalanta in casa. Non è facilissimo. Ma è molto bello”.
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