Calciomercato
Lautaro ribalta l’Inter, cessione di lusso: entrano 100 milioni
Le parole di Lautaro e i malumori nello spogliatoio costringono l’Inter a fare i conti con nuove possibili cessioni
L’uscita dal Mondiale per Club dopo la sconfitta agli ottavi di finale contro la Fluminense è stata un’ennesima batosta per l’Inter che chiude ufficialmente la stagione con zero titoli. Tuttavia, il club milanese si prepara a chiudere il bilancio dell’esercizio 2024/2025 con un attivo storico. Si tratterebbe del primo utile dagli anni ’90, precisamente dal 1995, quando Massimo Moratti prese il timone della società.
Un risultato reso possibile grazie alla combinazione di diversi fattori: da un lato, gli incassi record derivanti dalle competizioni UEFA; dall’altro, una gestione finanziaria più oculata, culminata in un importante piano di rifinanziamento del debito.
Il passaggio da Suning a Oaktree ha alimentato ulteriormente il bilancio positivo della società, in cui l’indebitamento lordo è passato dagli 807 milioni di euro del 2023 ai 734 milioni del 2024, anche se il principale debito riguarda bond da 415 milioni, per cui ora è stato attivato un nuovo piano di rifinanziamento.
La svolta finanziaria è supportata anche da introiti sportivi eccezionali, come la partecipazione alle competizioni europee, che hanno fruttato all’Inter 132 milioni di euro, mentre la Serie A ha garantito 90 milioni di diritti televisivi.
L’eliminazione contro i brasiliani è stato un duro colpo per l’ambiente, ma comunque il club interista è riuscita a capitalizzare al massimo la partecipazione al Mondiale per Club, riuscendo ad incassare 33 milioni. Il dettaglio delle entrate include: 21,6 milioni per la sola partecipazione; 900mila euro per un pareggio; 3,6 milioni da due vittorie nel girone; 6,9 milioni per aver raggiunto gli ottavi. Tutti questi introiti saranno contabilizzati nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2025, rafforzando ulteriormente il bilancio.
Non da meno sono gli incassi di San Siro, in cui in sole tre partite – la semifinale di Champions contro il Barcellona (14,7 milioni), il derby col Milan (7,6 milioni) e la semifinale di Coppa Italia (5,8 milioni) – l’Inter è riuscita a generare 28 milioni, a cui si aggiungono le sfide di cartello, come contro Bayern e Juventus, la cifra complessiva sale a 45 milioni lordi.
Inter, uscite strategiche: non solo Calhanoglu e Bisseck, anche altri big in bilico
Il mercato in uscita potrebbe giocare un ruolo chiave nel percorso di sostenibilità finanziaria. Tra i nomi più chiacchierati figura Hakan Calhanoglu, per cui si vocifera da qualche settimana un interesse del Galatasaray. Il centrocampista turco, arrivato a parametro zero dal Milan, ha un valore residuo a bilancio di circa 420mila euro, e quindi qualsiasi cifra in entrata genererebbe una plusvalenza netta. Il suo ingaggio pesa attualmente sul bilancio per oltre 12 milioni lordi annui, e il suo addio permetterebbe di alleggerire il monte ingaggi nerazzurro.
Un altro nome destinato a fare gola sul mercato è Yann Bisseck. Il difensore tedesco classe 2000, valutato circa 40 milioni, ha attirato l’attenzione di club inglesi e tedeschi. L’Inter potrebbe cederlo in caso di offerta congrua, e conseguentemente migliorare il bilancio.
Anche Mehdi Taremi, arrivato a costo zero, potrebbe partire: pur non garantendo cifre elevate, assicurerebbe comunque una plusvalenza. Infine, attenzione al giovane Aleksandar Stankovic, il cui cartellino potrebbe valere intorno ai 10 milioni di euro.
Non è escluso che altri protagonisti possano partire. I malumori emersi nello spogliatoio, in particolare dopo le dichiarazioni di Lautaro Martinez seguite alla sconfitta contro il Fluminense, hanno fatto emergere tensioni profonde. Marotta è già intervenuto per calmare le acque, ma non è certo che altri big possano fare le valigie. Su tutti Marcus Thuram e Davide Frattesi: la loro cessione potrebbe garantire oltre 100 milioni complessivi e, nel caso del francese, una plusvalenza piena, essendo arrivato a parametro zero.
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