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Ziliani: “Tra Dimarco e Theo Hernandez c’è una sola differenza sostanziale”
Il giornalista Paolo Ziliani si domanda se i rossoneri debbano strapparsi i capelli per un’ipotetica cessione del francese.
Paolo Ziliani con un lungo post su X analizza minuziosamente le differenze tra Federico Dimarco e Theo Hernandez. “Theo Hernandez gioca titolare nel Milan da 5 stagioni: in campionato ha giocato 162 partite e ha segnato 27 gol, in Coppa (Champions e Europa League) il suo score è di 38 partite e 1 gol. Gli assist sono stati 41″.
L’interista
“Federico Dimarco gioca titolare nell’Inter da 3 stagioni: in campionato ha giocato 99 partite e ha segnato 11 gol, in Coppa (sempre in Champions) il suo score è di 26 partite e 1 gol. Gli assist sono stati 27. Avendo Theo giocato due campionati più di Dimarco, il confronto va fatto facendo la media di ‘gol & assist’ per partite giocate. E i numeri sono questi”.
Il confronto
“La media gol di Hernandez in campionato è di 0,16 gol a partita. Se togliamo i 3 gol segnati su rigore (Dimarco non li tira), la media scende a 0,14 gol a partita. La media di Dimarco è un poco più bassa: 0,11 gol a partita. Il confronto si ribalta alla voce assist: qui a farsi preferire è la media di Dimarco, che è di 0,27 assist a partita, mentre quella di Hernandez è di 0,25″.
La differenza
“Se i cartellini gialli e rossi possono dire qualcosa, il confronto tra Theo e Dimarco è in questo caso impietoso. Ed è questo. Nei 5 campionati giocati nel Milan Hernandez ha ricevuto 57 cartellini gialli e 4 rossi; nei 3 campionati giocati nell’Inter Dimarco ha ricevuto 5 cartellini gialli e 0 rossi. Naturalmente, davanti a questo confronto a dir poco impari ognuno può trarre la conclusione che crede: meglio Hernandez che ha il sacro fuoco addosso ma che ha lasciato 4 volte – perchè espulso – la squadra in inferiorità numerica e per 57 volte ha concluso il match condizionato dal giallo ricevuto dopo avere provocato 57 punizioni, a volte pericolose, contro la propria squadra, o meglio Dimarco che gladiatore non lo è per niente ma che rimedia meno di due gialli a campionato (e zero espulsioni) e che grandi allarmi o patemi dalle parti di Sommer (e prima di Onana e di Handanovic) non deve averne mai o quasi mai provocati?”.
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