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Inter, Spalletti: “Scudetto meritato ma mi è piaciuto più il Bologna”
Il ct della Nazionale Luciano Spalletti si è complimentato con l’Inter per lo scudetto ma ha confessato di aver apprezzato di più il gioco del Bologna.
Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Luciano Spalletti, attuale commissario tecnico della Nazionale, ha condiviso le sue impressioni su quelle che, a suo parere, sono state le migliori squadre della stagione, mettendo in luce non solo la dimensione sportiva ma anche quella umana e relazionale all’interno dei gruppi squadra. Le sue parole non solo gettano un ponte virtuale tra passato e presente ma offrono anche una chiave di lettura interessante su ciò che rende una squadra vincente.
Un pregiato richiamo al passato
Mentre l’Inter si è aggiudicata il titolo di campione d’Italia, Spalletti non ha esitato a menzionare il Bologna come la squadra che ha maggiormente colpito la sua attenzione, oltre i colori nerazzurri. Il paragone con il Napoli, squadra che in passato lo ha visto protagonista in panchina, non è casuale: secondo il ct, ciò che fa la differenza è l’armonia all’interno del gruppo, quell’amicizia e fratellanza che si respira tra i giocatori e che si traduce in un gioco apprezzabile sotto ogni punto di vista.
Vincono il cuore e il campo
Questo approccio umanistico allo sport, che pone al centro il benessere e la coesione del gruppo, sembra essere una filosofia condivisa da Spalletti nel corso della sua carriera. “È così che si vince, anche”, enfatizza il ct, suggerendo non solo che il successo si misura attraverso i trofei ma anche attraverso lo spirito e l’atmosfera che pervadono un team. In quest’ottica, le vittorie si consegnano alla storia non solo per gli obiettivi raggiunti ma anche per il modo in cui sono stati perseguiti, ovvero attraverso il gioco di squadra e la solidarietà tra i membri della squadra.
Lo sport come metafora di vita
Le riflessioni di Spalletti vanno oltre il mero ambito calcistico, offrendo spunti di riflessione validi anche nella vita quotidiana. In un periodo storico in cui la competizione è spesso percepita come individualista, le parole del ct rilanciano l’importanza del lavorare insieme, supportarsi a vicenda e condividere obiettivi comuni, sia sul campo che fuori.
In conclusione, l’elogio di Spalletti al Bologna, e per estensione al suo periodo al Napoli, non rappresenta semplicemente il riconoscimento di un bel gioco, ma è un omaggio ai valori di amicizia e fratellanza che, secondo il ct, sono fondamentali non solo per vincere partite ma per costruire squadre leggendarie, capaci di rimanere impresse nella memoria collettiva per la loro integrità tanto quanto per i loro successi sportivi.
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