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Milan e Inter: 40 Anni dopo la Tragedia
Un accordo di pace dopo l’episodio tragico
I vecchi capi ultrà di Milan e Inter si sono stretti la mano quarant’anni fa di fronte a una tragedia, dopo la morte di un tifoso nerazzurro 21enne appena fuori da San Siro. Da allora le curve non si sono più scontrate in modo serio, eccezion fatta per qualche frecciata, e quell’intesa è diventata famosa come il “patto di non belligeranza” tra le milanesi. Un “trattato di amicizia” che resiste dal 1981, l’anno del primo dei tre “Mundialito” giocati a San Siro negli anni 80. Nella prima edizione, oltre al Milan di Gigi Radice e all’Inter di Eugenio Bersellini, c’erano Peñarol, Feyenoord e Santos, ma il derby passò alla storia per la morte di Vittore Palmieri, rimasto coinvolto negli scontri dopo la partita.
La storia del patto
Dopo la sua scomparsa, avvenuta circa tre mesi dopo la partita, le due curve strinsero un patto: “Niente più scontri tra di noi, altrimenti ci scappa il morto. Di nuovo”. Un’intesa che verrà rispettata anche se i nerazzurri dovessero vincere lo scudetto nel derby di lunedì, in un San Siro strapieno. Questo “accordo” è uno dei più longevi del calcio italiano, anche se ha rischiato di infrangersi più volte a causa degli sfottò e delle incomprensioni. L’ultima da parte di Federico Dimarco, che dopo aver eliminato i rossoneri in semifinale di Champions ha preso in mano un megafono e ha intonato un coro contro i rivali: “Milanista chiacchierone…”. I rossoneri non l’hanno presa a bene, tanto da srotolare uno striscione minaccioso sotto casa del terzino: “Dimarco pensa a giocare… o la lingua te la facciamo ingoiare”. Il tutto dopo un comunicato da parte della curva rossonera: “Un conto sono gli sfottò riferiti ai giocatori e alla società, tutt’altro discorso sono i cori di scherno verso una Curva alla presenza della stessa. E con un coro che la Curva Nord non canta di proposito da mesi”. La vicenda è rientrata nel giro di qualche giorno con le scuse di Dimarco e il successivo chiarimento.
Accordi
Tra le due curve, quindi, c’è rispetto. Marco Ferdico, il capo ultrà dell’Inter, ha parlato così al Corriere della Sera a proposito di questo patto, sottolineando come i leader delle due curve si frequentino: “C’è un patto di non belligeranza che va avanti da 40 anni. È una garanzia per tutti, altrimenti Milano sarebbe un campo di battaglia”. Lunedì sera, se l’Inter dovesse vincere lo scudetto, le due curve non si scontreranno. Merito di quel patto stipulato quattro decenni fa.
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