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Farris: “Lautaro è un vero capitano, è arrivato un po’ stanco, testa solo sullo Scudetto, derby? Non ci abbiamo pensato”
Il vice di Simone Inzaghi, Massimiliano Farris, ha analizzato la vittoria dei nerazzurri i ieri sera.
Massimiliano Farris ha parlato a DAZN del 2-0 che l’Inter ha rifilato all’Empoli. “La stagione di Barella è di altissimo livello, è tornato carico dal gol in nazionale: e le parole spese per lui valgono per tanti che hanno fatto voli transoceanici. La squadra ha gestito bene il primo tempo ma noi dello staff ci siamo detti che nel secondo siamo andati meglio e le sostituzioni ci hanno dato una grande mano a conferma del nostro grande gruppo”.
Sul caso Acerbi-Juan Jesus
“Acerbi? L’ultima decisione la prende Inzaghi, c’è stato un bel tumulto e abbiamo aspettato fino al suo rientro per parlare: ci ha detto che non ha assolutamente pronunciato la frase razzista e tutti ci siamo schierati al suo fianco. Personalmente aggiungo che lo conosco da tanto, è un bravissimo ragazzo ed è tutto tranne che un razzista: è stato un brutto episodio, speriamo si sia chiuso e si parli solo di calcio”.
Le reti segnate dai difensori
“Vuol dire qualità dei ragazzi: noi diamo le idee poi gli strumenti li hanno loro e lo spartito lo suonano molto bene: c’è grande capacità dei centrocampisti di coprire i difensori che si sganciano, è un lavoro di squadra che è fatto molto bene. Se segna Dimarco piuttosto che un altro va benissimo: sappiamo quanto lui abbia addosso la maglia dell’Inter e il fatto che abbia segnato ancora a San Siro ci rende molto orgogliosi”.
Sul Toro
“E’ l’ultimo arrivato, aveva un po’ di stanchezza: si è sempre messo a disposizione, è un vero capitano. Le cose belle sono che la squadra cerca di fornirgli palle gol: ci sta una partita di appannamento, ma non possiamo assolutamente discuterlo. Qualche partita non ha segnato, ma il lavoro che fanno lui, Thuram, Arnautovic e Sanchez ci dà una grande mano in non possesso: poi la squadra cerca di fare il possibile per metterli in condizione di segnare. L’azione del secondo gol è congegnata da giocatori subentrati”.
La conquista dello Scudetto
“Uno sfizio da togliermi? Tutti (ride, ndr). Non abbiamo mai parlato di scegliere la partita in cui vincere lo scudetto: abbiamo fatto tantissimi punti e abbiamo un grande vantaggio ma non basta. Mancano 8 partite e dobbiamo fare bene: a me fa piacere non subire gol, ma non dipende solo dai difensori. Abbiamo solo in testa di arrivare allo scudetto, prima possibile sarebbe meglio ma ci godiamo il percorso. Nel derby? Non bluffo, non ne abbiamo parlato: la squadra metterà la testa sull’Udinese sperando di vincere senza prendere gol. La cosa meravigliosa di questo gruppo fantastico è l’entusiasmo in allenamento”.
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