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Gosens: “Il calcio non ha memoria, si passa dal cielo ad essere mister Nessuno, all’Inter…”
L’esterno tedesco sottolinea quanto cambino velocemente i giudizi nel mondo del calcio.
Robin Gosens ha rilasciato una lunghissima intervista a SZ in cui ripercorre tanti momenti della sua carriera. “La mia carriera prima sembrava una favola: procedeva sempre più in alto, sono stato lodato a livelli altissimi. Ero in cielo. Di colpo all’Atalanta ero il terzino sinistro più pericoloso in attacco d’Europa. Titolare all’Europeo. Poi è arrivato l’infortunio con la ricaduta dopo la prima riabilitazione. Dopo il passaggio all’Inter non giocavo. E di colpo sembrava solo che si fosse trattato di una breve gita sulla cima del mondo”.
“Di colpo non sei nessuno. Tutti pensavano: Gosens? Quello non esiste più. Vivere tutto questo nel giro di un anno, quella è stata una cosa pesante. Quello che ho imparato? Sei bravo solo nella misura dell’ultima partita che hai giocato. Il calcio non ha nessuna memoria. Se intendo nella percezione pubblica o sul mercato? In entrambe le situazioni. Non si scrive più costantemente che sei forte se non sei più forte. In questo senso anche i club non hanno memoria. All’Inter ho dovuto ricominciare da zero e dimostrare le mie qualità. Sì è vero che era così anche prima. Forse dovevo comunque impararlo di nuovo. Mi ha sicuramente sorpreso quanto velocemente si passi da essere un eroe a mister Nessuno“.
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