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Sconcerti e il dilemma sugli stadi: “Perché non si costruiscono?”
Sembra essere tornato d’attualità il discorso nuovo stadio di inter e Milan anche se lo stallo periste.
Mario Sconcerti su Calciomercato.com è tornato a parlare del nuovo stadio ponendosi più di qualche domanda. “Perché gli stadi non si fanno? Prendiamo l’esempio di Milano: si pensa a uno stadio da oltre un miliardo di euro che comporta una spesa ingentissima a entrambe le società. E’ un patrimonio, quindi è tuo, non sono soldi persi, ma sono soldi veri. Che comportano un forte impegno anche per le città”.
“Uno stadio da solo è un monumento nel deserto. Servono terreno, fognature, luci, gas, acqua, standard a norma, parcheggi, strade, tramvie, metropolitane. Queste chi le paga? Si tratta di rovesciare un pezzo di città per qualche anno, questo ha un costo economico e sociale. Tocca al comune pagarlo? Il Milan ha un nuovo padrone, anzi, per ora nemmeno quello. L’Inter è dei ricchissimi Zhang che non spostano più un euro dalla Cina. Se una grande città deve prendere decisioni, deve vedere i soldi di chi occupa il proprio suolo facendone un proprio interesse. Va benissimo lo stadio, ma serve qualcuno che garantisca la spesa. Non è burocrazia, è prassi. Il Milan forse è avanti, nel prezzo della cessione sembrano compresi anche i soldi del nuovo stadio. L’Inter c’è? Dove sono le garanzie reciproche? Le idee hanno un costo, i soldi di più“.
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