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Quegli 80 secondi da Inter
La squadra di Simone Inzaghi ha sfiorato un’impresa incredibile. Al netto di alcuni errori, l’Inter è tornata grande anche in Europa.
Abbiamo aspettato per anni una notte così: era dal 2010 che una big europea non soffriva l’Inter. Contro ogni pronostico, con spensieratezza più che spavalderia, questa squadra ha sorpreso un po’ tutti. Anche il Liverpool di Klopp. I complimenti a fine partita non sono di circostanza. I Reds hanno faticato a eliminare questa Inter e questo è già il primo traguardo.
I meriti sono tutti di Simone Inzaghi, l’allenatore che ha fatto evolvere l’Inter. Più fluida nella manovra, più bella e propositiva, un gruppo unito che gioca senza paura. I rimpianti (se ce ne sono) sono tutti all’interno dei 90 minuti dell’andata. Proprio come contro il Real Madrid, l’Inter ha giocato alla pari ma non ha raccolto quel gol utile ai fini della qualificazione. La differenza tra i nerazzurri e il Liverpool esiste e sta nei dettagli. Quegli 80 secondi di follia che iniziano con la gemma di Lautaro Martinez e bruciano insieme ad Alexis Sanchez. Questa e l’Inter: non è casuale che il tutto sia accaduto nella notte del suo 114° compleanno. Questione di scelte ma anche di casualità. Il cileno fino a quel momento era stato tra i migliori in campo. La sua foga ha condannato l’Inter. A mente fredda possiamo dire che quella ammirata ieri sera sia indiscutibilmente una grande squadra. Ora testa al campionato: con questo spirito tutto è possibile. Ieri sera in campo abbiamo ammirato la migliore squadra italiana. L’Inter è tornata grande e ora ha tutto per concludere in bellezza questa stagione.
di Riccardo Amato
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