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De Siervo: “La politica italiana non ha capito l’importanza dello sport, all’estero aiuti e stadi pieni”
L’amministratore delegato della Serie A Luigi De Siervo si scaglia contro il governo italiano colpevole di non aiutare il mondo dello sport.
Luigi De Siervo, a. d. della Lega Serie A tramite la Gazzetta dello Sport attacca il governo: “Nonostante il lavoro del sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali la politica, ancora una volta, dimostra di non aver capito l’importanza dello sport per gli italiani, dell’attività di base, della competitività del sistema sportivo e soprattutto della Serie A, che dovrebbe essere la locomotiva e che invece viene abbandonata con danni permanenti. Ricordiamo che il calcio è una delle principali 10 industrie italiane: appassiona oltre 32 milioni di persone e dà lavoro a più di 300mila. Sono numeri che meritano considerazione e rispetto da parte del governo: versiamo ogni anno 1,2 miliardi di contribuzione, non aiutarci in modo adeguato significa fare un autogol al sistema Italia“.
“Dalla sola biglietteria abbiamo perso più di 300 milioni, ai quali aggiungere i mancati ricavi da attività correlate all’evento partita. Proprio sulla Gazzetta il presidente Scaroni ha evidenziato la perdita secca di 5 milioni per Milan-Juve: come si può pensare di non dare un sostegno? La delibera dell’Assemblea riguardava le giornate di gennaio, per cui da febbraio torneremo certamente al 50%, ma, col supporto del sottosegretario Vezzali ci aspettiamo di salire subito dopo al 75 o poi al 100% come già avviene in Inghilterra. Oltre al danno economico l’assenza di pubblico è anche un danno sportivo. Pensiamo al ritorno delle Coppe Europee, con le nostre formazioni che si troveranno a giocare all’estero in stadi pieni, e poi non potranno avere il supporto del pubblico in casa“.
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