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Zazzaroni: “Inzaghi e Allegri hanno una sola cosa in comune, il piacentino non è un allenatore per giovani”
Il giornalista Ivan Zazzaroni si è focalizzato sui tecnici di bianconeri e nerazzurri.
Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport ha elogiato Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri, due allenatori molto diversi. “Nella stagione delle rapidissime, ingenerose e spesso ridicole sentenze social, il calcio – meglio, il campo – un po’ di giustizia riesce tuttavia a garantirla: i risultati sono prove inoppugnabili”.
L’unica analogia
“Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri, a lungo accusati dal tribunale della rete di non essere in grado di allenare uno l’Inter e l’altro la Juve, le rivincite se le sono prese in appello: dopo essere stati condannati all’“out”, si ritrovano “in”, poiché hanno saputo cambiare tanto il loro destino quanto quello delle squadre che guidano. Pur sforzandomi, non riesco a individuare altre analogie tra i due allenatori, divisi non tanto dall’anagrafe (nove anni), da un punto e una partita ancora da giocare (l’Inter) quanto da radici, formazione, carriera, metodi e carattere”.
Sul nerazzurro
“Inzaghi sta facendo un lavoro eccezionale (penso alla finale di Champions giocata più che alla pari col ManCity) e capitalizza al meglio l’esperienza nel top club: non è un allenatore per giovani, punta sulla qualità e sul vissuto di chi manda in campo e in particolare nell’ultimo anno e mezzo ha completato la propria crescita anche attraverso un utilissimo scambio d’informazioni con i vari Mkhitaryan, Calhanoglu, Lautaro, Barella e Dzeko, l’unico dei cinque che non è più presente. Oggi l’Inter è capace di praticare qualsiasi tipo di calcio”.
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