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Zanetti: “28 dei miei 50 anni li ho passati nell’Inter, è un privilegio, Inzaghi ha qualcosa di Simoni, Lukaku si è comportato male”
Il vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti elogia l’allenatore e critica pesantemente l’attaccante belga.
Javier Zanetti racconta sé stesso e l’ultima stagione dell’Inter in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. “Di questi 50 anni, 28 li ho passati in Italia, nell’Inter, e questo è un privilegio. Sono un padre e un professionista felice, anche per la riconoscenza della gente. Non parlo del tifoso interista, ma anche di quello avversario. Chi pensa “che sta facendo Zanetti?”, sappia che sono dietro le quinte. Cerco di essere utile perché le cose funzionino. Sono una risorsa: il corporate, il mister, la parte sportiva: tutti sanno che ci sono quando serve. Anche per i progetti sociali nel mio ruolo in Uefa e Fifa, sempre pensando alla crescita del club. E provo a migliorarmi: per continuare una carriera bisogna prepararsi, imparare. In un certo senso allenarsi e… faticare“.
“Finale col Manchester City? Mi aspettavo una finale così, giocata alla pari e con coraggio. Le occasioni sfruttate e un po’ di fortuna, ecco cosa è mancato, ma siamo fieri di noi. Inzaghi? La sua caratteristica principale è la tranquillità, la serenità nei momenti difficili. La forza di non dubitare del lavoro, di insistere: questa calma che hanno i forti l’aveva Gigi Simoni. Lautaro ha fatto i passi giusti, con umiltà: sono felice per il cammino di Lautaro. Deve confermare la leadership con ancora più responsabilità, ma ha senso d’appartenenza e sa dare l’esempio. Questo fa un capitano, far parlare i fatti davanti ai compagni. Lukaku? Per ciò che l’Inter ha fatto per lui ci aspettavamo un altro tipo di comportamento. Come professionista e uomo. Lui ha diritto di andare dove vuole, ci mancherebbe, bastava solo dirlo per tempo. Nessuno, però, è più grande del club e nel costruire una squadra devi sempre considerare chi metti in spogliatoio“.
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