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Young Boys-Inter: la direzione di Oliver lascia perplessi
Il fischietto inglese, noto per quanto accaduto nel 2018 in Real Madrid-Juventus, ieri non ha convinto in diversi frangenti.
Nel cuore della notte elvetica i nerazzurri hanno raccolto 3 punti preziosi in una partita che ha tenuto i tifosi col fiato sospeso fino all’ultimo istante.
La rete decisiva di Thuram ha sancito la vittoria dell’Inter sullo Young Boys, ma non sono mancati i momenti di tensione. La Gazzetta dello Sport fa luce su tutti gli episodi da moviola della gara di ieri.
Storie tese
Un episodio significativo è stato l’intervento duro di Monteiro su Dumfries, che ha visto una reazione veemente dell’attaccante dello Young Boys, degna, secondo alcuni, di un cartellino rosso per condotta violenta. Entrambi i giocatori sono stati ammoniti, ma la sensazione generale è stata quella di una certa clemenza da parte dell’arbitro Oliver nei confronti dello svizzero.
Il rigore per i nerazzurri ed il successivo check
Giusto assegnare il penalty all’Inter per un contatto sempre sull’esterno olandese: dal dischetto Arnautovic spreca ma un lungo check al V. A. R. ha tenuto molto in ansia lo Young Boys. È stata poi confermata la regolarità della posizione del portiere Von Ballmoos durante il rigore.
L’errore
Quello che ha suscitato non poco dibattito è stata la decisione avvenuta subito dopo l’assegnazione della massima punizione. Il fallo di Hadjam, già ammonito, su Dumfries, avrebbe dovuto comportare un secondo cartellino giallo e la conseguente espulsione del giocatore dello Young Boys. Tuttavia, l’arbitro si è astenuto dal mostrare il secondo giallo, lasciando così Hadjam in campo. Insomma, secondo la rosea, gli elvetici avrebbero dovuto chiudere la gara in 10 se non addirittura in 9 uomini.
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