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“Vuoto, senza forza”: parole durissime sull’attaccante scelto da Inzaghi

Una scelta che fa discutere, un attaccante in difficoltà e una critica durissima a pochi giorni da match fondamentali per i nerazzurri.
La semifinale di ritorno contro il Barcellona è vicina, anche se prima c’è la gara contro il Verona in cui si potrebbe vedere un’Inter inedita. Inzaghi deve sciogliere uno degli ultimi dubbi di formazione in vista del ritorno con i catalani: chi giocherà al fianco di Marcus Thuram in attacco? Le condizioni fisiche di Lautaro Martinez non fanno ben sperare, al punto che lo staff medico non lo considera recuperabile per martedì. Una notizia che costringe a valutare soluzioni alternative in un momento cruciale della stagione. I tifosi si interrogano, lo spogliatoio attende risposte e il tecnico riflette sul nome più adatto da affiancare al francese per affrontare la sfida con più pressione di tutta l’annata.
L’ipotesi Taremi prende quota ma divide
Tutti gli indizi portano a Medhi Taremi. L’attaccante iraniano pare in vantaggio su Arnautovic, considerato meno affidabile in termini di tenuta fisica. L’opinione pubblica, però, non appare compatta. Tra i più critici c’è Zvonimir Boban, voce autorevole ed ex dirigente UEFA, che ha sollevato dubbi importanti a Sky Sport. Secondo lui, Taremi non ha dato alcun segnale incoraggiante durante questi mesi all’Inter, né dal punto di vista tecnico né sotto il profilo della motivazione. A suo dire, un attaccante che ambisce a giocare da titolare in un club come l’Inter deve saper dimostrare il proprio valore ogni giorno. Non basta il passato.
Boban boccia Taremi senza appello
Parole dure, che fanno rumore proprio perché arrivano da chi ha sempre espresso ammirazione per il talento dell’iraniano. Boban ha aggiunto che, se Taremi fosse stato davvero superiore a Lautaro Martinez o a Thuram, avrebbe trovato più spazio. Invece, a oltre trentadue anni, si presenta a questo appuntamento decisivo con poche certezze e un rendimento deludente. “Ora è vuoto, non gli riesce nulla di quanto faceva prima”, ha detto senza mezzi termini. Eppure, proprio contro il Barcellona, all’andata, l’ex Porto ha mostrato segnali mai visti prima a Milano.

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