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Visnadi: “C’è un motivo per cui Oaktree ostacola Zhang, comunque vada non sarà come Yonghong Li-Elliott”
Il giornalista Gianni Visnadi prova a chiarire alcuni aspetti poco chiari delle vicende societarie riguardanti il club nerazzurro.
Gianni Visnadi su Il Giornale ha fatto il punto sul possibile cambio di proprietà dell’Inter. “Le cifre in ballo sono alte, gl’interessi anche. E non solo quelli passivi (Zhang aveva un prestito al 12% e per pagarlo ne farebbe un altro al 15%), è l’Inter tutta che interessa. Ne parla anche il Financial Times, con un’ipotesi che peraltro è la conferma di quanto Zhang nega da sempre”.
La constatazione
“L’Inter cioè è in vendita e per una clausola la cessione avrebbe dovuto concludersi nei 3 anni di prestito Oaktree, in modo che anche il fondo potesse godere i benefici della vendita. Questa sarebbe la vera ragione per cui spera di fare fallire l’accordo, anche se nessuno lo dice ufficialmente“.
Cosa succede ora
“Quel che è certo è che Zhang non perderebbe l’Inter a zero (anzi a 380 milioni, la cifra non restituita), perché, come da contratto, per controllare il club Oaktree dovrebbe versare la differenza fra il valore di mercato (non conosciuto, ma di almeno 8/900 milioni) e la cifra del prestito. Non ci sarà cioè un altro caso Yonghong Li-Elliott. Sia Oaktree sia Pimco potrebbero peraltro operare per conto terzi, per un soggetto (si parla da tempo di rappresentanti della famiglia reale saudita) interessato cioè a rilevare l’Inter attraverso i fondi, che però gli advisor di Zhang non hanno trovato in 3 anni. Ipotesi che potrebbero essere spazzate via dalla fumata bianca, ma che non macchiano l’Ambrogino fuori stagione che ieri il sindaco Sala ha consegnato alla squadra per la conquista della seconda stella”. L’articolo è uscito stamane e perciò si parla ancora di Pimco: in realtà pare proprio che la negoziazione con quest’ultimo sia fallita definitivamente e quindi ora a Zhang non resta che trattare con Oaktree.
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