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“Violato l’articolo 26”: l’annuncio regala Lookman all’Inter

Lookman sempre più vicino all’Inter: un dettaglio giuridico potrebbe spalancare le porte a Chivu e mettere in difficoltà la Dea
A poco più di dieci giorni dall’inizio ufficiale del nuovo campionato di Serie A, il destino di Ademola Lookman sembra ancora tutto da definire. La trattativa con l’Inter sta tenendo banco in questa sessione di mercato, ma i mancati sviluppi, in particolare nei giorni scorsi, pongono l’operazione in una fase di stallo. La dirigenza nerazzurra ha sempre considerato l’esterno nigeriano l’obiettivo numero uno, ma allo stesso tempo ha anche confermato che “non tratterà all’infinito”.
La Beneamata ha individuato nel nigeriano l’innesto ideale per potenziare il reparto avanzato da affidare a Chivu: il tridente con Lautaro Martínez e Thuram potrebbe rivelarsi uno dei più pericolosi del campionato, sbaragliando la concorrenza a suon di gol e, soprattutto, innalzando la qualità dell’attacco grazie all’ex Lipsia, il cui talento è indiscutibile. Il sogno dei nerazzurri di portarlo a Milano resta vivo, così come quello del giocatore, desideroso di intraprendere una nuova avventura proprio tra le fila dell’Inter. Tuttavia, lo scoglio principale resta il divario tra domanda e offerta con l’Atalanta, che continua a preferire una cessione all’estero.
Nelle ultime ore è emerso che la posizione dell’Atalanta potrebbe non essere conforme all’articolo 26 del Decreto Legislativo 36/2021, il quale tutelerebbe la libertà professionale di Lookman e potrebbe consentirgli di trasferirsi all’Inter, alla corte di Chivu.
Inter, scacco alla Dea: l’articolo 26 può liberare Lookman
A gettare luce sulla vicenda è stato l’avvocato cassazionista Michele La Francesca, che attraverso il proprio profilo X ha analizzato nel dettaglio l’accordo tra Lookman e l’Atalanta, sollevando interrogativi interessanti sulla sua validità.
Secondo La Francesca, il nodo centrale ruota attorno all’intesa tra Lookman e l’Atalanta per una cessione – intesa confermata da entrambe le parti – , ma è il contenuto di tale accordo a far discutere. “Che fosse valido solo per l’estero lo dice l’Atalanta“, scrive l’avvocato. Se davvero esistesse una clausola che limita la cessione solo a club stranieri, tale disposizione violerebbe, secondo l’esperto, l’articolo 26, comma 6, del D. Lgs. 36/2021. La norma vieta qualsiasi patto di non concorrenza o limitazione della libertà professionale dello sportivo, anche durante il rapporto contrattuale.
“La clausola sarebbe dunque nulla”, sottolinea La Francesca, che giudica “più plausibile” la versione del calciatore: un accordo chiaro, ad un prezzo fissato, e non vincolato alla sola destinazione estera. E qui entra in gioco una possibilità: quella dello svincolo per giusta causa, prevista dall’art. 14 del Regolamento FIFA. Se il club si fosse effettivamente rifiutato di rispettare un accordo sulla cessione, Lookman potrebbe decidere di porre fine unilateralmente al contratto.
Il comportamento dell’esterno nigeriano, assistito da una delle agenzie più prestigiose del settore, sembra confermare questa ipotesi. Sicuro dei propri diritti, Lookman non si è presentato in ritiro e ha rotto qualsiasi tipo di rapporto con il club. Una situazione ben diversa da quella dello scorso anno, quando — pur in presenza dell’interesse del PSG — la frattura non fu mai completa.
Un ulteriore elemento che alimenta i dubbi è l’atteggiamento dell’Atalanta: a oggi, il club non ha ancora preso alcuna posizione ufficiale, né avviato azioni disciplinari nei confronti del giocatore. Un silenzio che, secondo La Francesca, potrebbe indicare la consapevolezza della fragilità della propria posizione.
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