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Vieri dice che il Milan è compatto e l’Inter deve fare più gol
Christian Vieri analizza le dinamiche del derby e offre spunti sulla gestione della squadra di Christian Chivu, sottolineando le difficoltà nel segnare contro un Milan compatto.
Il derby della Madonnina è sempre un evento atteso con trepidazione dai tifosi di Milan e Inter, due squadre che storicamente si contendono il prestigio cittadino. L’ultima sfida ha visto il Milan prevalere sui nerazzurri, suscitando numerose riflessioni e commenti da parte degli esperti del settore. Tra questi, l’ex attaccante di fama internazionale Christian Vieri, il quale ha offerto un’analisi dettagliata della partita, mettendo in luce alcuni aspetti cruciali che hanno influenzato l’esito del match.
Vieri analizza le scelte di Chivu e le difficoltà offensive dell’Inter
Christian Vieri, intervenuto ai microfoni di Dazn, ha espresso alcune considerazioni sulle scelte tattiche adottate dall’allenatore dell’Inter, Christian Chivu. “Forse bisogna giocare un po’ meno bene e fare qualche gol in più“, ha commentato Vieri, sottolineando come il Milan, pur soffrendo durante la partita, riesca a sfruttare efficacemente le occasioni di contropiede per colpire gli avversari. L’ex bomber ha anche parlato della sostituzione di Lautaro Martinez, una decisione che ha sorpreso molti spettatori. Vieri ha ammesso di aspettarsi l’uscita di Marcus Thuram, considerando il suo recente scarso impiego come titolare. Tuttavia, ha riconosciuto che “è una scelta di Chivu”, lasciando intendere che l’allenatore ha le sue ragioni per ogni decisione presa.
Il rigore sbagliato e la pressione sui protagonisti
Un altro momento cruciale del derby è stato il rigore fallito da Hakan Calhanoglu, un episodio che ha attirato l’attenzione di Vieri. L’ex attaccante ha difeso il centrocampista turco, affermando che “i rigori li sbaglia chi li calcia”. Vieri ha sottolineato quanto sia difficile mantenere la calma in questi momenti di alta pressione, spiegando che “la porta è piccolissima” e che il giocatore potrebbe pensare “25mila volte se doveva calciare da un’altra parte”. Questa riflessione mette in evidenza l’importanza della componente psicologica nel calcio, specialmente in partite di grande rilevanza come il derby.
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