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Vergogna Inter, umiliato pubblicamente: “Non sa giocare a calcio”

Tutto potevamo aspettarci, tranne un’umiliazione in pubblica piazza in casa Inter. L’annuncio ha lasciato di stucco persino i detrattori più accaniti.
L’estate dell’Inter è stata segnata da una serie di trattative complicate, colpi sfumati e cessioni portate a termine solo dopo lunghe manovre. Un mercato che non ha mai avuto la linearità che molti tifosi si aspettavano e che ha lasciato più di un rimpianto. Il pensiero va subito alla telenovela Ademola Lookman, inseguito per mesi senza mai trovare l’incastro giusto con l’Atalanta, con il risultato di vedere il nigeriano ancora a Bergamo e con i nerazzurri costretti a guardare altrove. Il duo Marotta-Ausilio ha comunque saputo chiudere operazioni utili a sistemare i conti. L’esempio più lampante è la cessione di Nicola Zalewski, passato all’Atalanta dopo poche settimane dal riscatto dalla Roma, generando una plusvalenza immediata che ha fatto respirare i bilanci. Non tutte le trattative, però, si sono rivelate così semplici. Un caso spinoso è stato quello di Kristjan Asllani, alla fine approdato al Torino dopo un tira e molla che sembrava non trovare sbocchi.
Sul fronte attaccanti, la questione più spinosa è stata senza dubbio quella legata a Mehdi Taremi. Arrivato un anno fa a parametro zero con l’etichetta di colpo di esperienza internazionale, l’iraniano non è mai riuscito a incidere davvero, fino a diventare un esubero difficile da piazzare. A quattro giorni dalla chiusura del mercato, la situazione si è finalmente sbloccata.
Taremi all’Olympiacos: plusvalenza minima, ma stagione da dimenticare
La notizia è ormai confermata: Mehdi Taremi ha accettato la destinazione Olympiacos. L’attaccante iraniano lascia così l’Inter dopo una sola stagione deludente, nella quale non ha mai trovato continuità né feeling con la squadra. L’operazione, secondo quanto riportato da Alfredo Pedullà, si aggira sui 2-2,5 milioni di euro. Non una cifra eclatante, ma sufficiente a garantire una piccola plusvalenza ai nerazzurri, considerando che il giocatore era arrivato a costo zero. Il problema, però, non è stato tanto la trattativa con il club greco – rapida e senza intoppi – quanto il valore del calciatore, crollato a picco dopo dodici mesi disastrosi a Milano. Pedullà è stato molto chiaro nella sua analisi, senza mezzi termini: “È stata una stagione orribile, a Milano sembrava arrivato il cugino di Taremi che non ha mai giocato a calcio. Dispiace, ma questo è quello che si è visto”.
Un giudizio pesante, ma difficilmente opinabile, che fotografa bene la parabola discendente di un attaccante che, ai tempi del Porto, aveva mostrato qualità da bomber vero e che a Milano non è mai riuscito a replicare. Ora, per lui, si apre una nuova avventura in Grecia con la speranza di ritrovare fiducia, gol e soprattutto se stesso. L’Inter, dal canto suo, archivia una parentesi negativa con l’unico conforto di non aver rimesso soldi in un’operazione che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto dare ben altri risultati.
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