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VAR e gestione AIA, cresce il malcontento: nuovi retroscena anche su Inter-Lazio

Le tensioni sul VAR non si placano e l’Inter resta al centro della discussione. Ora si attende una svolta dalle alte sfere del calcio italiano.
Le polemiche riguardanti l’operato della classe arbitrale non si sono mai del tutto spente. Secondo quanto riportato da La Repubblica, l’Inter continua a ritenere di essere stata penalizzata in più occasioni a partire da gennaio. Il malcontento non riguarda solo gli episodi in campo, ma anche la gestione della comunicazione. Nel mirino c’è la trasparenza del format “Open Var”, la trasmissione di Dazn realizzata con la collaborazione dell’AIA, che intende spiegare in modo pubblico alcune decisioni arbitrali. Il materiale selezionato per essere trasmesso avrebbe sollevato perplessità: uno degli episodi criticati riguarda proprio Inter-Lazio.
Audio tagliati e rigori mancati: il caso si riapre
In passato Dazn non ha avuto accesso all’audio del mancato rigore su Bisseck durante Inter-Roma. Nel caso del rigore assegnato contro la Lazio, invece, che vede protagonista sempre Bisseck ma dall’altro lato, alcuni segmenti audio non sono stati inclusi. In particolare, manca la parte in cui l’arbitro Chiffi commenta l’episodio nell’immediato. Il pubblico ha potuto ascoltare solo la fase del confronto tra il direttore di gara e il VAR. Queste omissioni rafforzano la sensazione di una gestione incompleta delle informazioni.
Verso il 19 giugno: si prepara una svolta sul VAR?
Il tema potrebbe arrivare al centro del dibattito nel Consiglio Federale del 19 giugno. Non se ne parlerà già nel prossimo appuntamento del 26 maggio, dedicato ad altre questioni come le seconde squadre in Serie C e il contratto con l’Assocalciatori. Ma l’attenzione dei club si sta già spostando sulla gestione del VAR. Dopo le critiche pubbliche di Conte, Gasperini e Ranieri, è possibile che le società chiedano modifiche concrete. Non solo chiarimenti sull’interpretazione, ma anche cambiamenti nelle regole in vigore da sette anni. Alcune potrebbero persino domandare una revisione dei vertici arbitrali.
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