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Un ex Inter scommette su Chivu, ma lancia anche un avvertimento

L’ex attaccante ha parlato a lungo del nuovo tecnico dell’Inter e del futuro del club nerazzurro.
Antonio Cassano è tornato a parlare dell’Inter, soffermandosi sull’attualità del club e offrendo una lettura personale sul momento vissuto dalla squadra nerazzurra. Dopo le pesantissime critiche rivolte in passato a Simone Inzaghi, l’ex attaccante ha spostato l’attenzione sul futuro e, in particolare, sulla nuova guida tecnica. Le sue parole, come sempre, non sono passate inosservate e hanno toccato più aspetti: dalla gestione tattica alla scelta dell’allenatore, fino alla figura di Piero Ausilio.
La necessità di un cambio di filosofia
Il tono di Cassano è apparso meno polemico del solito, ma non per questo privo di spunti interessanti. Ha parlato della necessità di rinnovamento e ha lasciato intendere che il tempo del 3-5-2 potrebbe essere finito. Secondo lui, servirebbe una svolta netta, un cambio di filosofia in grado di portare qualcosa di nuovo a livello di gioco. Parole che confermano la sua volontà di vedere l’Inter imboccare una direzione diversa, con più spazio per l’iniziativa e meno rigidità tattica.
Un elogio sincero ma carico di dubbi
Il momento più significativo del suo intervento è stato quello dedicato a Cristian Chivu. Cassano ha raccontato il suo rapporto personale con l’ex difensore, sottolineandone le doti umane e professionali. Lo ha definito un ragazzo educato, con una personalità fortissima già dai tempi dell’Ajax. Ha ricordato come Chivu fosse capitano della squadra olandese e della Romania già a 20 anni e come avesse le idee chiare: “La sua filosofia è sapere giocare a calcio; a me diceva sempre che per giocare a calcio bisogna avere la palla 80 minuti, perché in dieci minuti non puoi vincere“. Nonostante le lodi, non sono mancati i segnali di incertezza. Cassano ha parlato dell’Inter come di una piazza difficile, nella quale è complicato imporsi senza un’identità ben definita. Ha ammesso di nutrire fiducia nella scelta fatta da Ausilio, ma ha anche definito Chivu una “grandissima incognita”. Pur mostrando affetto e speranza nei confronti del nuovo tecnico, l’ex fantasista ha voluto ricordare che allenare un grande club comporta pressioni diverse rispetto a qualsiasi altra esperienza.
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