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Ultima giornata nel caos: la soluzione sul tavolo non sarebbe gradita all’Inter

Una decisione complicata, due scenari opposti e una sede che nessuno si aspettava: cosa può davvero succedere in Serie A?
Il Napoli potrebbe non chiudere il discorso scudetto nella prossima giornata, aprendo così uno scenario di totale incertezza fino all’ultima partita. La 38esima giornata diventerebbe decisiva non solo per il titolo, ma anche per la corsa salvezza e le posizioni europee. In questo contesto, organizzare date e orari dei match conclusivi diventa un’impresa complicata. La Lega Serie A si trova davanti a un rompicapo difficile da risolvere, anche per via delle pressioni dei club coinvolti. L’Inter, attesa dalla finale di Champions League, è una delle società che più spinge per soluzioni che tengano conto del calendario internazionale.
Due scenari in bilico tra sabato e giovedì
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, il problema principale riguarda la contemporaneità dei match decisivi. Se il Napoli dovesse ancora giocarsi il titolo all’ultima giornata, l’opzione sul tavolo prevede di far giocare Como-Inter e Napoli-Cagliari al sabato, riservando la data di giovedì 27 maggio allo spareggio per l’assegnazione dello Scudetto. Ma anche in questo caso, non mancano le controindicazioni: l’Inter, impegnata a Monaco solo quattro giorni dopo, non accetterebbe mai una soluzione simile senza proteste. L’altra ipotesi è anticipare a giovedì 22 entrambi gli incontri dell’ultima giornata di campionato, così da permettere lo svolgimento dell’eventuale spareggio Scudetto al domenica 25.
Una sede sorprendente che cambia tutto
Altro motivo di tensione potrebbe essere la location dello spareggio. La sede prevista da regolamento sarebbe San Siro, ma secondo la Gazzetta è quasi certo che si scelga lo Stadio Olimpico di Roma. Una decisione motivata da esigenze di ordine pubblico. Nulla è ancora deciso, ma l’impressione è che nelle prossime ore la Lega dovrà sciogliere un nodo che potrebbe scontentare più di una società. E non è detto che non emergano nuove tensioni.
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