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Torna all’Inter, Marotta spiazza: è il post Inzaghi

Il destino di Simone Inzaghi potrebbe intrecciarsi con quello del grande valzer delle panchine che sta scuotendo la Serie A.
A poche ore dalla finalissima di Champions League contro il Paris Saint-Germain, l’Inter non è certa di mantenere il proprio allenatore per la prossima stagione. E non dipenderà soltanto dal risultato dell’ultimo atto europeo. La tentazione saudita è concreta, forte, pressante: le sirene del Medio Oriente offrono a Inzaghi un contratto faraonico che nessun club europeo può pareggiare. E anche se al momento non ci sono segnali ufficiali, a Viale della Liberazione si guarda già oltre.
Giuseppe Marotta e Piero Ausilio stanno valutando tutte le ipotesi del caso. Nessuno vuole farsi trovare impreparato di fronte a una partenza che, seppur non certa, non viene più ritenuta impossibile. Ecco perché, al netto del momento ancora denso di impegni (ci sarà poi il Mondiale per Club), i dirigenti nerazzurri stanno già delineando una rosa di profili per una potenziale successione. Nomi importanti, con esperienza, carisma e soprattutto la capacità di reggere la pressione di una panchina che da anni punta stabilmente all’élite del calcio europeo, ma anche profili come Fabregas, che suonano più come una scommessa.
Il ritorno è clamoroso: Mancini all’Inter
Tra i vari profili accostati all’Inter, uno sta guadagnando sempre più consenso nelle ultime ore: Roberto Mancini. Un ritorno che sembrava improbabile fino a poco tempo fa, ma che si sta facendo strada negli ambienti vicini al club nerazzurro. Il tecnico jesino è reduce da un’esperienza poco brillante alla guida dell’Arabia Saudita, che ha lasciato l’amaro in bocca sia sul piano sportivo che mediatico. Ma il desiderio di rimettersi in gioco in una piazza di primo livello è forte, e l’Inter rappresenterebbe per lui una destinazione naturale, considerato anche il suo storico legame con la società. Mancini, già allenatore nerazzurro in due distinti cicli, ha lasciato un segno importante soprattutto nel primo, culminato con sette trofei: tre Scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane.
Negli ultimi giorni, il suo entourage sarebbe stato messo in allerta, e le sue quotazioni stanno salendo anche per la presenza in dirigenza di figure con cui ha mantenuto ottimi rapporti. Si tratta ancora di indiscrezioni, ma l’idea di un ritorno dell’ex commissario tecnico della Nazionale non appare più così remota. In un contesto fluido come quello attuale, dove panchine di prima fascia si svuotano e si riempiono in un attimo, l’Inter valuta il da farsi. Con Mancini, ma anche con altri nomi già presenti sul taccuino di Ausilio: da Thiago Motta a Cesc Fabregas, senza dimenticare soluzioni interne o profili emergenti. Mentre sull’altra sponda di Milano è arrivato Max Allegri, ad Appiano è ancora tutto da decidere: il rischio però è di non trovare più profili adeguati.
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