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Thuram: “Ogni movimento richiesto da Inzaghi ha una ragione, io e Lautaro sentiamo l’uno il gioco dell’altro”
Il centravanti dell’Inter Marcus Thuram è entusiasta di aver rifiutato offerte di altre big per scegliere di andare nel club nerazzurro.
Marcus Thuram racconta a L’Equipe come l’Inter ed il calcio italiano lo stanno migliorando come calciatore. “Il contributo di Inzaghi mi porta questa visione del calcio secondo cui facciamo le cose per qualcosa. Un posizionamento, un movimento, tutto viene fatto per una buona ragione. Non so se è chiaro quello che dico (ride). In effetti, ogni movimento in campo innesca qualcosa. E su questo si lavora ogni giorno, con tanti video, undici contro zero dove tutti i movimenti vengono eseguiti in maniera iperprecisa. L’allenatore sviluppa la mia intelligenza di gioco“.
Meglio come assistman?
“Ho sempre avuto una concezione molto altruistica del calcio. La realtà è che non voglio forzare nulla. L’idea è sempre quella di rispettare il gioco, torniamo a quello che dicevo poco fa, a essere intelligenti. Se devo fare il passaggio, non ho problemi a farlo. Se devo segnare, stessa cosa“.
L’intesa con Lautaro
“Lautaro è uno dei migliori attaccanti al mondo. È istinto. Sentiamo il gioco dell’altro. È un calciatore molto tecnico, sa far giocare i suoi compagni. È chirurgico. Quello che mi piace è questa sua qualità nell’ultimo tocco, questa calma che ha. Sono felice di giocare con lui. Stare con Alexis Sanchez, che non si scoraggia mai, è fonte di ispirazione. Anche il modo in cui muove il corpo Marko Arnautovic mi ispira. È il club perfetto per continuare a progredire. Poi ho ancora molte cose su cui lavorare“.
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