Calciomercato
Tesoretto Inter, cessione di coppia: entrano 12 milioni

L’Inter si trova nel pieno di una fase delicata: mentre le voci su un possibile addio di Hakan Calhanoglu continuano a rincorrersi, la squadra è a un passo dagli ottavi del Mondiale per Club, dove attende di sfidare la Fluminense. Rispetto alla Juventus, che ha pescato il Manchester City, il tabellone dei nerazzurri sembra decisamente più agevole, ma non distrae il duo Marotta–Ausilio. In vista della prossima stagione serviranno colpi mirati e un gruppo rinnovato, funzionale alle ambizioni di Cristian Chivu. Per farlo, però, sarà necessario mettere mano anche alle uscite.
Alcuni calciatori considerati marginali o in esubero andranno sacrificati, non solo per ragioni tecniche ma anche finanziarie. Il mercato va sostenuto da incassi strutturati: tra le cessioni da valutare con maggiore attenzione figura proprio quella del classe 2005 Aleksandar Stankovic, su cui c’è già l’interesse di club europei. Se arrivasse la cifra giusta, il sacrificio sarebbe tutto sommato accettabile, per finanziare innesti più utili alla causa.
Addio Stankovic: tutta la famiglia saluta l’Inter
Sarà dunque cruciale la gestione del settore giovani: se la crescita tecnica di Aleksandar Stankovic al Lucerna (38 presenze, 3 gol, 2 assist) ha convinto diversi club, l’Inter continua a monitorare Wolfsburg, Stoccarda e Bruges. Il club svizzero ha fatto da trampolino al centrocampista classe 2005, che ha dimostrato attitudine e continuità. Ora la valutazione nerazzurra si aggira attorno ai 10 milioni. Non poco per un ragazzo già di proprietà nerazzurra. Il ragionamento è chiaro: se dovessero arrivare offerte a ridosso della richiesta, l’addio diventerà concreto. Con la cessione di Filip Stankovic al Venezia già formalizzata – 1,5 milioni più il 50 % su futura rivendita – la famiglia calcistica nerazzurra potrebbe chiudersi con il trasferimento del “fratello minore”. Una doppia plusvalenza che servirebbe da carburante per il mercato, finanziando nuove operazioni sia in entrata che per mantenere l’equilibrio economico chiesto da Oaktree.
E mentre il club pesca risorse fresche tra i giovani, i nomi sul taccuino per la successione di Calhanoglu riflettono l’urgenza di costruire una squadra competitiva, pronta a lottare su due fronti fin dal ritiro precampionato. E’ vero, Marotta ha già portato a casa Sucic e Luis Henrique, ma in qualche modo dovrà rispondere alla campagna acquisti attuata dal Napoli di Antonio Conte, che ha portato De Bruyne all’ombra del Vesuvio. Con ogni probabilità infatti, saranno queste due compagini a sfidarsi nuovamente per la corsa al titolo, prima che lo scorso anno l’Inter ha gettato al vento con qualche inciampo di troppo.
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