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Teotino descrive e contesta il nuovo FairPlay finanziario
Il giornalista Gianfranco Teotino analizza attentamente quello che sarà il nuovo FairPlay finanziario sostenendo che agevolerà ancor di più le squadre ricche.
Attraverso un lungo articolo sulla Gazzetta dello Sport, Gianfra Teotino boccia il nuovo sistema voluto dalla UEFA. “Non si chiamerà più Financial Fair Play, ma Regolamento per le licenze dei club e la sostenibilità finanziaria. Scompare il Fair Play, cioè il tentativo di contenere lo strapotere dei ricchi alla ricerca di un maggiore equilibrio competitivo, e diventa prioritario il concetto di sostenibilità. Accantonata l’idea di istituire un salary cap all’americana, alla base del nuovo regolamento sarà il limite posto ai costi sostenuti per la squadra che, dopo una fase transitoria, non potranno essere superiori al 70% dei ricavi”.
“Viene così a cadere il principio della break even rule, una sorta di obbligo di pareggio di bilancio, pilastro del sistema precedente. Ora si cambia. Da una parte aumenteranno i controlli tesi a scongiurare che qualche club salti improvvisamente in aria e saranno più rigide le sanzioni nei confronti di chi ha debiti scaduti e più stringenti i divieti di sponsorizzazioni di parti correlate. Inoltre, tutte le operazioni verranno rapportate ai valori di mercato (misura anti-plusvalenze fasulle). Dall’altra però i ricchi potranno ricominciare a spendere molto, ma molto di più di chi ricco non è. I tetti sono addirittura più alti di quelli che si volevano porre i promotori della SuperLega (70% anziché 55%). La Bundesliga ha già fatto sapere di non condividere queste regole che favoriscono evidentemente le squadre inglesi, soprattutto nei primi due anni quando il limite di spesa sarà fissato al 90% e all’80%. Che cosa ne pensi la Lega di Serie A non è dato sapere”.
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