Calciomercato
Tegola Chivu, la storia si ripete: addio al colpo

Di certo Cristian Chivu non si immaginava un’estate del genere, con il mercato che di fatto non è decollato e una gestione della rosa a dir poco impegnativa. Il tecnico rumeno dice addio a un colpo risolutivo.
C’è una sensazione diffusa che serpeggia tra i corridoi di Appiano Gentile: il mercato dell’Inter, insieme a quello della Juventus, è probabilmente il più deludente tra le big della Serie A. Con il Napoli che ha già completato sette operazioni in entrata e un Milan rivitalizzato dalle mosse su Modric, Ricci e Jashari, il gap appare oggi più largo che mai. E mentre il tempo stringe, Cristian Chivu si ritrova a dover plasmare la squadra con il materiale a disposizione, in attesa di novità dal fronte dirigenziale. Il problema è duplice. Da un lato, la rosa presenta delle evidenti lacune strutturali: la difesa ha perso brillantezza e anagraficamente è una delle più vecchie del campionato, mentre il reparto offensivo – pur contando su certezze come Lautaro Martinez, Marcus Thuram, il giovane Pio Esposito e l’ultimo arrivato Bonny – sembra corto nelle rotazioni e privo di alternative realmente affidabili.
Dall’altro, la strategia operativa della società è chiara e forse inevitabile: prima vendere, poi comprare. È diventato quasi un mantra, tanto ripetuto da risultare ormai logoro. Eppure, sul fronte delle uscite tutto è ancora in stallo. Benjamin Pavard, per quanto seguito da diversi club, continua a essere considerato sì incedibile da Chivu, che ne apprezza leadership e solidità, ma anche un profilo da non svendere. Diversa la posizione di altri due elementi, Kristjan Asllani e Mehdi Taremi, ormai ai margini del progetto. Entrambi sarebbero candidati naturali alla partenza, ma finora nessuna trattativa è arrivata al dunque. Né sul piano tecnico, né – ed è il nodo cruciale – su quello economico.
Bologna bloccato su Asllani: nodo ingaggio e l’Inter si innervosisce
Uno dei dossier più caldi sul tavolo di Beppe Marotta e Piero Ausilio è proprio quello di Kristjan Asllani. Il centrocampista albanese, reduce da un discreto Mondiale per Club (283 minuti in campo e un assist), è nel mirino del Bologna di Vincenzo Italiano da diverse settimane. Il tecnico rossoblù lo vorrebbe come rinforzo centrale per alzare qualità e palleggio in mediana, ma al momento l’operazione è bloccata. Il problema non riguarda né l’intesa tra club né la volontà dell’Inter di privarsi del classe 2002, bensì il muro alzato dal giocatore stesso. Asllani, come già accaduto in altre trattative, non ha trovato un accordo con la dirigenza felsinea sulle condizioni contrattuali, in particolare sul fronte dell’ingaggio. Il suo entourage sta tenendo una linea ferma, con richieste ritenute eccessive rispetto al tetto salariale del Bologna, e la fumata bianca tarda ad arrivare.
Una situazione che sta cominciando a infastidire non poco la dirigenza interista. L’Inter aveva individuato proprio in Asllani uno dei giocatori sacrificabili per sbloccare qualche entrata last minute, ma le resistenze del centrocampista stanno rallentando i piani. Un copione già visto anche con Mehdi Taremi, che dopo essere stato proposto a vari club italiani e stranieri, continua a declinare le proposte ricevute. L’irritazione cresce anche sul piano tecnico: Chivu ha già dato il via libera alla cessione di Asllani, ritenendolo poco funzionale al suo sistema di gioco. Ogni giorno che passa senza una soluzione concreta è un giorno perso in chiave mercato. E con il tempo che parla di un campionato alle porte e i margini d’azione ridotti, l’Inter rischia seriamente di ritrovarsi a settembre con gli stessi problemi di oggi.
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