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Tattica e identità: l’Inter di Chivu potrebbe essere molto diversa da quella di Inzaghi

L’Inter è attesa da un esordio ufficiale anomalo: tra test, esperimenti e prime scelte, Chivu prepara il debutto in un contesto subito delicato.
C’è grande attesa per vedere all’opera la nuova Inter guidata da Cristian Chivu. Dopo anni in panchina nel settore giovanile e le sole 13 panchine in Serie A col Parma, l’allenatore romeno affronta la sua prima sfida con la prima squadra in una stagione che inizia subito con un impegno di spessore. L’esordio non avverrà in amichevole o in una tournée estiva, ma direttamente sul palcoscenico del Mondiale per Club. La squadra affronterà il Monterrey nella notte italiana tra martedì e mercoledì alle ore 3. Il primo test servirà a capire l’approccio del nuovo tecnico e la risposta della squadra dopo la fine del ciclo targato Simone Inzaghi. Le differenze tattiche non mancano, anche se l’assetto di base resta il 3-5-2. Chivu, almeno inizialmente, non apporterà rivoluzioni.
Cambiamenti sostanziali ma introdotti con prudenza
Lo scopo è inserire gradualmente i suoi principi di gioco, senza spezzare gli equilibri costruiti negli ultimi anni. Contro i messicani non ci si aspettano stravolgimenti nella formazione titolare, ma un’attenzione diversa nelle transizioni e negli inserimenti delle mezzali. Il Monterrey non sarà un avversario semplice. La squadra messicana può contare su diversi giocatori di esperienza internazionale, come Sergio Ramos, Lucas Ocampos e Oliver Torres.
Prime scelte e nuovi concetti tattici
Per l’Inter sarà una prova vera. Secondo quanto riportato da la Repubblica, Chivu potrebbe voler rendere l’Inter più verticale e diretta, con un gioco meno legato al palleggio orizzontale. L’analisi del quotidiano si sofferma sul fatto che l’ex tecnico della Primavera non dovrà solo gestire l’eredità di Inzaghi, ma anche imprimere una svolta nello stile: secondo Repubblica questa svolta potrebbe mostrare tratti di quello che è stato il Parma di Chivu. Vedremo se effettivamente andrà così: l’esordio contro il Monterrey sarà già un banco di prova per questa nuova impostazione.
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