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Taremi, qualcosa non torna: la sensazione è strana, e c’è un voto che lascia aperto un interrogativo

Doveva essere il suo momento, invece arriva un’altra prestazione sotto tono: tutte le pagelle lo bocciano, ma una lascia un mezzo spiraglio.
Contro la Lazio serviva non solo una vittoria per tenere aperta la corsa scudetto, ma anche segnali chiari da parte di chi, finora, ha deluso non poco. Mehdi Taremi per diversi motivi era uno dei più attesi. Dopo alcune prove incoraggianti, soprattutto quella nel match con il Barcellona, si pensava potesse incidere anche in campionato, dove il gol manca da troppo tempo. Inzaghi lo ha rilanciato accanto a Thuram, per via dell’infortunio di Lautaro Martinez. Le premesse lasciavano sperare in una serata diversa, ma la risposta non ha rispettato le attese.
Mancanza di intesa e movimento, le critiche non mancano
Il numero 99 nerazzurro ha faticato a trovare spazi. Ha provato a dare un minimo contributo in fase difensiva, cosa che per noi comunque vale comunque una sufficienza stringata, ma il suo apporto offensivo è stato praticamente nullo. Poco mobile, poco coinvolto, senza quella connessione necessaria con Thuram. Le azioni d’attacco raramente lo hanno visto protagonista. Il pallone non gli è mai arrivato nei pressi dell’area con i tempi giusti, ma anche i movimenti senza palla sono sembrati prevedibili. Il giudizio più diretto lo ha scritto Tuttosport: “Torna in versione bradipo”, frase che sintetizza la lentezza percepita nella sua prova.
Pagelle impietose, ma un mezzo segnale resta nel voto più alto
Le valutazioni arrivate nel postpartita sono state unanimi nel condannare la prestazione. Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e Tuttosport hanno assegnato a Taremi un netto 5. Solo TuttoMercatoWeb ha concesso un 5,5, leggermente più alto, ma comunque insufficiente. Un piccolo scarto che ha aperto una discussione tra tifosi e osservatori: semplice indulgenza o un modo per riconoscere almeno l’impegno in copertura? La realtà è che, al di là delle pagelle, l’iraniano non ha ancora trovato una dimensione stabile all’interno della squadra. Quando parte titolare fatica a incidere, quando entra a gara in corso spesso non lascia traccia. Il tempo per cambiare questa narrazione si riduce sempre di più.
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