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Tare: “Inzaghi ha la bacheca più ricca di molti ‘vecchi’, è stato straordinario nel non cedere alle pressioni esterne”
L’ex dirigente della Lazio Igli Tare ha confrontato i due allenatori delle milanesi.
Igli Tare sulla Gazzetta dello Sport ha espresso il suo parere sugli ex Lazio Simone Inzaghi e Stefano Pioli. “Li ho voluti entrambi in panchina e il tempo ha dimostrato di che pasta siano fatti. Cosa li accomuna? L’empatia, il saper creare un legame forte coi calciatori, per questo in cambio ottengono fiducia. Forse, tra i due, Inzaghi è ancora un po’ più… ‘giocatore’: tende a essere un amico, anche se sa quando tenere le distanze. Sono diversi invece nell’evoluzione tattica. Inzaghi è partito con uno stesso modulo perfezionato negli anni: il 3-5-2 è un punto di forza, dà sicurezze. Pioli ha variato di più: già da noi spesso usava il 4-3-3, ma ha vinto uno scudetto con il 4-2-3-1″.
“Sono persone vere, schiette e pure, come piacciono a me: ho un ottimo rapporto con tutti e due. Troppo presto per il derby? No, è il momento ideale perché vincano le emozioni e lo spettacolo. Le squadre sono partite così bene che sarà questione di dettagli e potrà succedere davvero di tutto. In partenza ci potevano essere dei punti interrogativi su Simone: qualcuno pensava fosse troppo giovane, poco internazionale e, invece, ha già una bacheca molto più ricca di tanti ‘vecchi’. È riuscito ad accorciare i tempi grazie alla sua tenacia e ha perfino sfiorato la Champions. Io mi soffermo, piuttosto, su un altro aspetto: conta soprattutto come esci dalle difficoltà che fanno parte del percorso. Simone l’anno scorso era spalle al muro, ma è stato straordinario nel non cedere alle pressioni esterne e a concentrarsi sul presente. Pochi altri sarebbero usciti vivi, ma resistendo a quella tempesta per Inzaghi è cambiato tutto: questa è finalmente la ‘sua’ Inter“.
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