Notizie
Supercoppa Italiana, si parte. Simone Inzaghi vuole tutto e il passato non conta
Un Inter forse mai così vicina al top della forma affronta questa sera a Riad (ore 20 italiane) l’Atalanta di Gasperini per un posto nella finale della competizione. Inzaghi appare deciso più che mai.
Nel mondo del calcio, pochi temi sono tanto affascinanti quanto la costante ricerca della vittoria e il percorso di crescita di un allenatore che si cimenta in sfide sempre nuove, scalando vette professionistiche sempre maggiori.
Questo è il caso di Simone Inzaghi, il tecnico dell’Inter, che si è fatto strada tra i grandi del calcio con determinazione e un’impressionante serie di successi.
Palmares in espansione
Inzaghi si è trasformato negli ultimi anni, trovando sicurezza e successi in un contesto internazionale ultra competitivo ed in rapida trasformazione e a Riad ha già lasciato il segno. Con nove trofei al suo attivo tra Roma e Milano, l’allenatore dell’ Inter cerca ora di superare sé stesso, ambendo alla sua quarta Supercoppa consecutiva, un traguardo mai raggiunto prima da nessuno.
Re di coppe
Quello che si prospetta per Inzaghi non è solo un altro trofeo da aggiungere alla sua collezione, ma un’opportunità di riaffermare la sua egemonia e di confermarsi come il sovrano incontrastato della Supercoppa. Oltre a potenzialmente diventare il mister più vincente nella competizione Inzaghi, che ha sempre dimostrato un certo feeling con le Coppe Nazionali, vuole riconfermare un’Inter pronta anche per palcoscenici ancora più prestigiosi.
La storia siamo noi
Ricordando le leggende del passato, Inzaghi si prepara a scrivere il prossimo capitolo della gloriosa tradizione nerazzurra. La rivalità con squadre come l’Atalanta non fa che accrescere l’importanza di ogni vittoria, specie in competizioni come la Supercoppa, dove ogni successo è un mattone in più da aggiungere alla storia. Confrontandosi con il passato, Simone Inzaghi è pragmatico e non cade nel tranello di sottovalutare l’Atalanta di Gasperini, precedentemente battuta nettamente in campionato, con queste parole: “I precedenti non vanno in campo, non portano punti, poi quest’anno ci siamo incontrati a mercato ancora aperto e loro avevano tante defezioni e dopo hanno fatto tre mesi e mezzo ottimi. Ci conosciamo, sono fisici con tante qualità, per questo servirà una grande Inter“.
Riproduzione riservata © - NI