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Spalletti-Inzaghi, pace fatta… o no?
Le ultime indiscrezioni riguardanti la lite verbale a distanza tra i due tecnici sembravano chiudere la vicenda ma le cose starebbero in maniera diversa.
In un mondo calcistico dove le parole possono scatenare tempeste mediatiche, è giallo sugli eventi scatenanti dopo le dichiarazioni di Luciano Spalletti, commissario tecnico azzurro, che tiravano in ballo Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter.
Secondo alcune ricostruzioni i due hanno avuto modo di confrontarsi telefonicamente a seguito di affermazioni che avevano creato attriti tra le parti. La questione al centro del dibattito involveva le interazioni di Inzaghi con gli ultras nerazzurri.
La telefonata
Dopo un periodo di gelo tra i due allenatori, secondo la Gazzetta dello Sport c’è stato un contatto telefonico tra i due che avrebbe risolto malintesi e tensioni. Spalletti, con la sua chiamata a Inzaghi, ha voluto chiarire il contesto delle sue dichiarazioni, sottolineando come non fossero direttamente rivolte al tecnico dell’Inter ma rientrassero in un discorso generale.
Il cuore della controversia
Il fulcro della discordia ruotava attorno alle interazioni tra Simone Inzaghi e un noto capo ultrà, un tema che ha attirato l’attenzione della Procura di Milano in un periodo di indagini che ha coinvolto le curve di Inter e Milan.
La versione del C. T.
In un’intervista al Tg1, Spalletti ha preso le distanze da un’interpretazione troppo mirata delle sue affermazioni, precisando di aver semplicemente risposto a una domanda su come si comporta personalmente in situazioni simili. “Io non devo chiarire niente a nessuno, ho solo risposto a una domanda su come mi comporto io in certe situazioni“. Questo può voler dire che non voleva attaccare Inzaghi oppure che la telefonata chiarificatrice col tecnico nerazzurro riportata dai media non c’è stata.
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