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Scudetto già dimenticato? La mossa di Inzaghi divide i tifosi

I nerazzurri ora non devono focalizzarsi esclusivamente sulla finale di Champions: quanto fatto ieri da Inzaghi ha fatto notizia.
Dopo il trionfo contro il Barcellona, l’Inter ha ripreso il lavoro con un clima completamente diverso. La seduta di ieri, svolta ad Appiano Gentile, è servita a recuperare energie, ma anche a riprendere contatto con la routine in vista del rush finale. Nessuna celebrazione eccessiva, nessun clima da vacanza: solo il giusto respiro dopo la battaglia europea. Simone Inzaghi, come raccontato dalla Gazzetta, ha scelto il silenzio anziché grandi discorsi. Il gruppo conosce l’obiettivo, sa cosa ha conquistato e, soprattutto, cosa potrebbe ancora conquistare. L’adrenalina da finale di Champions è entrata nel sangue dei giocatori, ma l’allenatore vuole evitare distrazioni: alcuni giocatori andranno gestiti in maniera completamente diversa da quanto fatto finora e ci sono già diversi pareri al riguardo.
L’Inter non vuole staccare la spina
Il tecnico ha chiarito il concetto a tutti: niente rallentamenti, niente cali. Nemmeno minimi. Inzaghi crede che sia proprio questo il momento di alzare l’intensità, sfruttare la spinta della vittoria con il Barça per restare sul pezzo anche in campionato. Il lavoro procede con attenzione: Lautaro Martinez e Pavard hanno svolto una seduta personalizzata, mentre il resto del gruppo si è limitato a un lavoro di scarico. Il messaggio resta chiaro: l’Inter vuole restare viva su tutti i fronti. Lo scudetto resta una possibilità remota, ma nessuno vuole mollare. Finché la matematica lo consente, il Napoli contiano avrà un’ombra dietro di sé.
Lo scudetto come preparazione per la Champions
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta, per Inzaghi il campionato non è solo una rincorsa “simbolica” allo scudetto, ma uno strumento prezioso per arrivare preparati alla finale di Monaco. Continuare a vincere serve a mettere pressione al Napoli, sì, ma soprattutto a tenere l’Inter mentalmente e fisicamente accesa fino al 31 maggio. Il tecnico vuole usare ogni minuto utile per simulare situazioni da dentro o fuori, abituare i suoi a reggere la tensione e consolidare automatismi. Nessun turnover eccessivo, nessun rilassamento: questa Inter ha imparato a giocare con fame. E adesso non può più fermarsi.

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