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Scudetto buttato ma c’è qualcosa che ancora non è stato spiegato

Ancora un attacco frontale da parte di Antonio Cassano: parole durissime contro l’Inter e Simone Inzaghi dopo la mancata vittoria dello scudetto.
L’Inter ha perso l’occasione di bissare lo Scudetto vinto l’anno scorso e non poteva mancare l’attacco di Antonio Cassano che ha nuovamente preso di mira Simone Inzaghi. L’ex attaccante, ormai noto per le sue critiche senza filtri, è intervenuto attraverso il profilo Instagram di “Viva el Futbol”, dove ha espresso con toni accesi il suo punto di vista sulla gestione tecnica del club nerazzurro. Cassano non ha mai risparmiato l’attuale allenatore dell’Inter e questa volta è tornato su un tema già affrontato in passato: secondo lui, la squadra avrebbe potuto ottenere di più nel corso degli ultimi anni. È paradossale in tal senso una statistica che deve far riflettere.
Critiche alla gestione dei campionati
Nel corso del suo intervento, Cassano ha ricordato come l’Inter, a suo giudizio, possieda la rosa più completa del campionato. “Se togli gli undici titolari all’Inter e a tutte le altre squadre, l’Inter resta comunque la più forte”, ha detto, sottolineando il valore complessivo dell’organico. Poi ha aggiunto un’accusa precisa: “Lo scudetto è stato buttato al cesso”. Il riferimento riguarda non solo questa stagione ma l’intera gestione Inzaghi. L’ex calciatore ha puntato il dito contro la continuità nei risultati e i cali accusati dall’Inter nelle fasi decisive dei campionati precedenti.
La vera accusa: rendimento in calo nei ritorni
Il momento più diretto del suo attacco è arrivato quando Cassano ha analizzato l’andamento dell’Inter negli ultimi quattro campionati. Ha infatti evidenziato che Inzaghi ha sempre raccolto meno punti nei gironi di ritorno rispetto all’andata. “Qualcuno mi deve spiegare perché, ogni volta che l’Inter ha avuto qualcuno dietro i coglioni, il campionato lo ha perso”, ha dichiarato senza mezzi termini. Secondo Cassano, solo nell’anno in cui il vantaggio era già ampio, la squadra ha saputo gestire la pressione. Per lui, i meriti vanno riconosciuti a Napoli e a Conte per lo scudetto della scorsa stagione, mentre all’Inter resterebbero “demeriti assoluti”, concentrati in particolare sulla guida tecnica. La chiusura è ancora più netta: “Inzaghi non è riuscito a far emergere una squadra clamorosamente più forte”.
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