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Savelli: “La tesi del mondo milanista è che ci sia un complesso di inferiorità nei confronti dell’Inter”
Il giornalista Claudio Savelli fa luce sullo stato d’animo delle due squadre milanesi alla vigilia del derby.
Claudio Savelli su Libero anticipa così i temi del prossimo Milan-Inter. “Milano presenta due squadre in cima alla classifica del campionato per la terza volta negli ultimi quattro anni. Ma rispetto alle tre precedenti in cui l’una era felice e l’altra, alla peggio, orgogliosa di quanto fatto, la situazione è diversa. L’Inter è così lontana in classifica e così lanciata verso il titolo da minimizzare la posizione del Milan. La quale è sì la seconda forza del campionato, ma non è mai stata una rivale per lo scudetto”.
Sul derby di lunedì 22
“Il Milan è più lontano dall’Inter rispetto ai reali valori delle rose, e questo, giustamente, non viene perdonato dai tifosi. Ci si è messo anche il caso per sottolineare la distanza emotiva tra le due metà di Milano. Il derby di ritorno come primo match point scudetto per l’Inter è infatti una coincidenza incredibile”.
La sfida Inzaghi-Pioli
“La tesi del mondo milanista è che sia nato un complesso di inferiorità nei confronti dell’Inter nella squadra, e che solo un nuovo allenatore possa cambiare questa entropia. Perché di contro, l’Inter sembra aver intrapreso la strada corretta della stabilità, dentro e fuori dal campo, quella che di solito porta a lunghi cicli di vittorie o, comunque, di costanti possibilità di vincere. Il discorso sugli allenatori è un’ottima sintesi dei due volti di Milano. Il volto di Inzaghi è sempre stato concentrato ma disteso, quello di Pioli spesso irrequieto e arricciato. E fa strano ricordare che due anni fa era il contrario, con Pioli che volava sorridente verso uno scudetto insperato ai danni di un Inzaghi incupito. Ma è probabilmente in quel momento che l’inerzia si è ribaltata perché Pioli si è un po’ specchiato nel successo mentre Inzaghi ha capito su cosa lavorare per redimersi. La sfera emotiva dei due allenatori è visibile chiaramente nelle squadre”.
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