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San Siro: un clamoroso retroscena su WeBuild alimenta il mistero
L’azienda italiana incaricata di realizzare un progetto per la ristrutturazione del Meazza non avrebbe presentato ancora un progetto.
Il comune di Milano, fatti i conti col vincolo che vieta l’abbattimento di San Siro, le sta provando tutte per far sì che almeno una squadra tra Inter e Milan resti a giocare nello storico impianto. Entrambe le società lavorano su progetti da perseguire in solitaria che prevedono la costruzione di uno stadio all’esterno dei confini cittadini ma restano al contempo disponibili ad ascoltare tutte le proposte che prevedono un ammodernamento del Meazza.
Le idee di WeBuild
Malgrado l’impegno dichiarato dalla multinazionale italiana WeBuild di occuparsi del restyling dello stadio, ad oggi manca un progetto concreto su cui lavorare. Il dichiarato interesse dell’azienda succitata non si è ancora tradotto in una proposta operativa dettagliata. Il progetto prevedeva un completo ammodernamento di San Siro con lavori che non avrebbero compromesso l’uso delle due squadre: Inter e Milan non avrebbero dovuto scegliere un altro stadio dove giocare.
Un puzzle senza pezzi
Il dibattito si è acceso in particolare dopo che è emerso che, nonostante l’attesa e le dichiarazioni, ad oggi non esiste nessun progetto o documento che delinei le modalità e i tempi di realizzazione del promesso restyling; lo riporta Libero. La situazione è stata evidenziata dal consigliere comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico, il quale ha sollevato dubbi sull’effettiva progressione dei lavori e sulle intenzioni dell’amministrazione comunale. La sua richiesta di accesso agli atti ha messo in luce l’assenza di una proposta concreta, suscitando interrogativi e stimolando l’opposizione a richiedere maggiori informazioni su questi sviluppi.
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