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Sacchi: “L’Inter attraversa un ottimo momento, fossi nel Milan userei il pressing per metterla in difficoltà”
L’ex allenatore Arrigo Sacchi ha provato a giocare in anticipo il derby di stasera immedesimandosi in Stefano Pioli.
Arrigo Sacchi sulla Gazzetta dello Sport ha realizzato un’analisi di Inter e Milan in previsione del derby di stasera; tanti i complimenti per i nerazzurri. “So bene che l’Inter è in netto vantaggio, perché ha vinto 2-0 all’andata, però non sarebbe la prima volta che nel calcio succedono clamorose rimonte: stiamo con gli occhi ben aperti e godiamoci lo spettacolo, augurandoci che lo spettacolo ci sia. Alla vigilia, vi sono alcune certezze che vanno evidenziate. La prima: l’Inter sta attraversando un ottimo momento di forma atletica. La seconda: possiede qualità individuali superiori a quelle dell’avversario. La terza: ha una maggiore esperienza. Verrebbe da concludere che non ci sarà partita, e invece no, perché anche i nerazzurri hanno qualche difetto ed è su questi difetti che il Milan dovrà lavorare. Innanzitutto i ragazzi di Inzaghi fanno pochissimo pressing e concedono spazio a chi li attacca. Non sempre, nei momenti di difficoltà, hanno dimostrato di essere una squadra compatta che si aggrappa alle proprie conoscenze per uscire dal buio”.
“Inzaghi ha recuperato giocatori importanti come Lukaku e Brozovic, ha puntato su un terzetto difensivo tutto italiano con Darmian, Acerbi e Bastoni, che sta dando prova di affidabilità, Barella sta bene, Calhanoglu pure. Questi sono valori che vanno messi sulla bilancia quando si pesa la sfida, senza dimenticare che il successo dell’andata ha dato una fondamentale spinta psicologica. Da ciò si evince che il Milan deve compiere un’autentica impresa. Tante volte, negli ultimi giorni, mi hanno fermato per strada e mi hanno chiesto: “Lei che cosa farebbe se fosse sulla panchina del Milan?”. Ve lo dico subito. Io punterei tutto sul pressing. Non si deve dare spazio all’Inter, perché sarebbe come suicidarsi. La squadra di Inzaghi, se aggredita, può andare in difficoltà. E se in fase difensiva ci si deve basare sul pressing, in fase offensiva si deve puntare sulle ripartenze e sugli attacchi negli spazi”.
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