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Sacchi: “Barella tocca la palla più del dovuto, come si può commettere l’errore di Frattesi?”
L’ex allenatore Arrigo Sacchi sottolinea i diversi errori commessi dai singoli allenati da Luciano Spalletti.
Arrigo Sacchi sulla Gazzetta dello Sport ha analizzato cos aha funzionato e cosa no nella nazionale italiana che ha pareggiato all’ultimissimo minuto contro la Croazia. “Io non credo alla fortuna, non ci ho mai creduto. Il gol di Zaccagni, meraviglioso per l’esecuzione, è un premio all’impegno, perché gli azzurri hanno dimostrato, pur tra mille difficoltà, di crederci sempre, di non mollare nonostante i tanti errori commessi. Adesso, però, affinché questa splendida rete che ci manda agli ottavi di finale contro la Svizzera rappresenti una svolta positiva, bisogna che i ragazzi di Spalletti si diano una svegliata. Sì, avete capito bene: una svegliata! Perché a me, a tratti, sono parsi timorosi, contratti e, di conseguenza, poco reattivi. Ora si devono mettere da parte queste paure, si deve prendere coraggio, si deve aggredire l’avversario, chiunque esso sia. Ci siamo presi uno spavento incredibile, abbiamo avuto la forza di restare in piedi fino all’ultimo secondo, e quindi è necessario che si cambi registro e s’imbocchi la strada giusta”.
Le critiche ai singoli
“Non mi stancherò mai di dirlo, l’Italia non fa pressing, e al giorno d’oggi se non fai pressing vai poco lontano. A centrocampo avevamo tre giocatori, Jorginho, Barella e Pellegrini, che prima di ogni passaggio toccavano il pallone almeno tre o quattro volte di più del dovuto. Ovvio che, così facendo, le azioni di uscita dalla nostra difesa risultassero più macchinose e più facilmente arginabili dai croati. Barella non mi è parso in grande serata, Pellegrini si vede che è stanco dopo una stagione particolarmente intensa, Jorginho non ha più i ritmi di un tempo: è l’evidenza delle cose. Siamo riusciti, qualche volta, a spingere con gli esterni, Di Lorenzo da una parte e Dimarco dall’altra, però non abbiamo mai dato continuità a questi tentativi. In più la coppia di attaccanti, forse anche perché poco affiatata, non si è mossa con i giusti sincronismi. Retegui ha fatto pochissimo, e anche Raspadori, che conosco bene, ha combinato poco. Con un quadro simile era difficile costruire qualcosa di positivo- […] Mi chiedo: possibile commettere due errori come quelli di Frattesi sul rigore e di Bastoni sulla rete di Modric? In certi casi è necessario essere più attenti, più reattivi“.
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