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Questione di equilibrio
L’Inter affronta i suoi demoni: ecco come ripartire dopo un mese senza vittoria.
Lo ha ripetuto più volte in conferenza stampa Simone Inzaghi e non si tratta dell’ormai celebre “Ma io penso che…”. È la parola equilibrio. Nei giudizi, in campo, nell’affrontare il primo vero momento di difficoltà di questa stagione. Il percorso nerazzurro ha dato ai tifosi più gioie che dolori arrivati a questo punto della stagione. La qualificazione agli ottavi di Champions Laeague e la Supercoppa italiana rendono l’idea di una prima parte di stagione da assoluti protagonisti.
La stessa Champions che ha portato via preziose energie mentali e fisiche, costate i tre punti contro il Sassuolo. Un calendario assassino ha fatto il resto: non è un alibi, semmai una spiegazione. La flessione nell’arco di una stagione è inevitabile, noi la stiamo vivendo adesso. Nelle ultime gare è mancato proprio l’equilibrio. Più del gol, perché se non subisci, alla fine almeno un punto lo porti a casa. L’Inter ha strapazzato gli avversari poggiandosi su una solidità incredibile. Sono nate così le migliori partite dei nerazzurri. Equilibrio nei giudizi, quando si parla di Inter, è pura follia. La realtà è che rispetto alla passata stagione ci siamo indeboliti nei singoli ma il collettivo ha colmato questo gap. Dove sarebbe ora l’Inter con Lukaku? Gli spifferi ad Appiano Gentile ci sono sempre stati e non c’entra la posizione geografica. L’Inter ora deve concentrarsi sul proprio compito e alzare la testa solo più in là. Questa sera c’è una gara da vincere per rispondere alle critiche e riprendere in mano il proprio destino. Con compattezza, orgoglio e determinazione. Prima i fatti poi le parole.
di Riccardo Amato
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