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Quanto fatto finora non basta per Inzaghi: Marotta accelera il progetto e prepara la grande mossa

Simone Inzaghi riflette sul proprio futuro. La dirigenza è al lavoro per costruire un progetto in grado di convincerlo.
Sabato 31 maggio segnerà un momento storico per l’Inter, attesa dalla finale di Champions League contro il PSG. Una sfida che vale molto più di un trofeo, perché potrebbe sancire la fine di un ciclo oppure la sua continuazione con veste profondamente rinnovata. La società ha sempre manifestato fiducia nel lavoro di Simone Inzaghi e punta alla continuità, ma prima servirà un confronto diretto per allineare le intenzioni. Al di là del risultato europeo, lo scenario che si aprirà nei giorni successivi sarà decisivo. Un altro appuntamento importante è infatti previsto per martedì 3 giugno, quando l’allenatore e la dirigenza si incontreranno per discutere il futuro.
Le richieste di Inzaghi e le mosse di Marotta
Inzaghi non ha chiesto rivoluzioni ma vuole certezze. Al centro del confronto ci sarà la possibilità di un rinnovo contrattuale fino al 2028, con un ingaggio all’altezza dei risultati ottenuti. A questo si aggiunge il nodo relativo alla competitività della rosa. L’allenatore intende affrontare la prossima stagione con un organico in grado di reggere tre competizioni. Per questo motivo, il presidente nerazzurro Beppe Marotta ha già avviato le prime manovre. L’esterno brasiliano Luis Henrique ha accettato un contratto quinquennale e vestirà la maglia dell’Inter già per il Mondiale per Club.
Garanzie richieste e cifre già in gioco
La posizione di Inzaghi è chiara: continuerà solo se riceverà garanzie tecniche ed economiche. La richiesta di un progetto ambizioso coincide, come riporta Il Giorno, con l’apertura della società verso un investimento importante in attacco, anche da 40 milioni. In questo contesto, nomi come Bonny del Parma non sembrano sufficienti. Il profilo dell’attaccante sarà centrale nel colloquio previsto per martedì. Marotta lavora per rendere il progetto convincente, consapevole che il sì di Inzaghi non sarà scontato. Solo dopo la finale di Champions, e il successivo confronto, si capirà se le strade proseguiranno insieme o se si aprirà una nuova fase.
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