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Profilo low cost ma potenziale altissimo: perché l’Inter sta pensando seriamente a lui per il dopo-Calha

Sta convincendo tutti con le sue prestazioni, costa ancora poco e l’Inter lo sta seguendo da vicino: cosa c’è davvero dietro questo interesse?
La vittoria dell’Inter contro il Barcellona ha segnato un momento chiave nella stagione nerazzurra. La squadra di Inzaghi ha saputo soffrire, ha reagito con forza e alla fine ha colto un successo che resterà nella memoria. Tra i tanti spunti offerti dal match, uno in particolare ha colpito il tecnico di Piacenza: la prova di Frenkie de Jong. A fine gara, Inzaghi ha speso parole importanti per l’olandese, elogiandone la capacità di distribuire il gioco con precisione e intensità, fino a paragonarlo a Yamal per centralità nella manovra. Non un dettaglio da poco, se si considera il peso specifico di certi giudizi. Eppure, tra le righe, si legge anche altro: il desiderio di trovare un profilo simile per il futuro dell’Inter. Il tutto perché si sta sviluppando un rebus attorno ad Asllani.
Un centrocampista in crescita: l’Inter osserva con attenzione
Non a caso, negli ultimi tempi l’area scouting nerazzurra ha messo nel mirino un centrocampista che sta sorprendendo molti addetti ai lavori. Secondo Inter Live, Hans Nicolussi Caviglia, attualmente al Venezia, ha convinto gli osservatori dell’Inter grazie a una serie di prestazioni di grande continuità e sostanza. Il classe 2000 ha saputo imporsi come regista di riferimento in una squadra con mille difficoltà, prendendosi responsabilità e facendo girare i compagni con intelligenza. I numeri parlano chiaro: quattro gol, due assist e un ruolo sempre più centrale nei meccanismi dei lagunari. In più, ha aggiunto muscoli, convinzione e carisma.
Il vero obiettivo dell’Inter: ecco perché il nome piace tanto
Dietro il crescente interesse dell’Inter per Nicolussi Caviglia c’è più di una semplice suggestione. La società valuta il profilo del centrocampista come perfettamente in linea con il progetto Oaktree: giovane, con costi contenuti, abituato a lavorare in silenzio e con una mentalità considerata da molti impeccabile. Chi lo conosce bene lo descrive come un perfezionista, uno che ha ancora margini enormi. Inzaghi, che da sempre ama lavorare su profili “plasmabili”, lo vedrebbe bene dietro Calhanoglu: sarà lui il prescelto o si punterà ancora su Asllani?

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