Notizie
Pomini: “L’Inter è la squadra da battere ma il Sassuolo sta bene, la fatica si farà sentire, Frattesi mi ricorda Perrotta”
L’ex estremo difensore del Sassuolo Alberto Pomini ha conosciuto calcisticamente Sensi e Frattesi.
FcInter1908.it ha intervistato Alberto Pomini che ha detto la sua sul match di stasera tra Inter e Sassuolo. “L’Inter ha fatto 5 vittorie su 5 ed è la squadra da battere quest’anno, sono partiti forte e sono in uno stato di forma eccezionale. Il Sassuolo l’ho visto allo stadio contro la Juventus: brillanti, giocano bene a calcio, si stanno compattando dopo le prime uscite. Verrà fuori una bellissima partita, con i giocatori che scenderanno in campo mi aspetto un match divertente. Va considerato che sarà un turno infrasettimanale, un po’ la fatica e un po’ il turnover si faranno sentire”.
La corsa Scudetto
“L’Inter è la favorita come lo era anche negli ultimi anni. Quest’anno se la giocherà con il Milan, che al di là del derby si è rinforzato e dirà la sua, e il Napoli, che non è partito fortissimo ma ha una rosa di tutto rispetto. A prescindere dalla sconfitta contro il Sassuolo, tra le favorite ci metto anche la Juventus, e poi farei attenzione alla Roma. Credo però che l’Inter sia un gradino sopra tutte le altre”.
Sul grande ex
“Frattesi me lo ricordo che arrivò dalla Roma l’ultimo anno che rimasi a Sassuolo, abbiamo fatto il ritiro insieme: era un ragazzo che mi aveva colpito per questa sua costanza negli allenamenti, sempre il primo ad arrivare in palestra. Sicuramente il fatto di aver frequentato da sempre l’ambiente delle Nazionali gli ha un po’ velocizzato la crescita e lo ha responsabilizzato. Personalmente credo che un giocatore con dei tempi di inserimento così e con questa forza non si vedeva da anni in Italia, è impressionante nell’aggressione degli spazi. Mi ricorda Perrotta, che magari sembrava un giocatore di seconda fascia, ma giocava con gente come Totti e Del Piero”.
Su Sensi
“Anche lui arrivò a Sassuolo da giovanissimo, e anche quando era da noi ha sempre avuto qualche problemino fisico di troppo. Tecnicamente non si discute, e pur essendo piccolino è uno che si fa sentire in mezzo al campo. È un giocatore di alto livello, poi gli infortuni hanno rallentato quella che poteva essere la sua crescita”.
Su Pinamonti
“Può essere la stagione della sua consacrazione, gioca in maniera più matura. Il modulo di gioco, con Berardi e Laurienté che gli girano intorno, lo valorizzano e gli creano quegli spazi dove lui può inserirsi, e poi è bravo a fare anche da boa quando il Sassuolo non trova soluzioni. Potrà dire la sua e fare molto bene”.
Riproduzione riservata © - NI