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Pioli punge Inzaghi ma ha la memoria corta. Il Milan ha già vinto il suo scudetto
Il tecnico rossonero mette le mani avanti nella conferenza stampa di presentazione di Lazio-Milan. La polemica continua.
L’arbitro Sozza ieri sera è stato perfetto a tal punto da essere lodato pubblicamente da José Mourinho. “Con lui a Napoli avremmo vinto” commenta sarcasticamente lo Special One. Intanto non si placano le polemiche e Stefano Pioli mette le mani avanti. Se non sarà tricolore sarà anche per demeriti altrui. Siamo davvero sicuri che i punti persi dal Milan contro le cosiddette piccole siano tutti dovuti a errori arbitrali?
Sorvoliamo su un derby, quello di campionato, vinto dai cugini giocando per 15 minuti. Gli episodi, come sempre, decidono una gara e un campionato. L’Inter non ha subito torti? Parliamone. Nella stagione più tormentata per gli arbitri (spesso non all’altezza, va ricordato) il Milan deve prendersela prima di tutto con se stesso. Questa sera l’ennesima chance per lo scudetto. Le parole di Pioli forniscono un alibi pericoloso a un gruppo che è andato ben oltre i propri limiti. Leao non vale Lautaro Martinez e Giroud non è Dzeko. Lo dicono i numeri non il tifo. Parliamo di calcio e valori. In una maratona di 38 gare alla fine i torti e i favori si compensano, a patto che ognuno abbia sempre dato il massimo. Sicuramente alla fine esce la squadra migliore. Quei 7 punti in 7 partite dell’Inter dimostrano che a volte basta cogliere l’attimo al posto di lamentarsi. Rimboccarsi le maniche e ripartire.
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