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Perché il Mondiale per Club 2025 potrebbe essere una delusione clamorosa?

Si parla già tantissimo del prossimo Mondiale per Club e le polemiche non mancano n nonostante manchi più di un mese dal suo inizio.
L’attesa per il primo Mondiale per Club organizzato dalla FIFA è alle stelle, ma secondo il giornalista Paolo Ziliani, l’entusiasmo rischia di essere deluso. Il giornalista prevede infatti che le principali squadre europee schiereranno formazioni peculiari per via dei ritmi estenuanti del calendario calcistico che non lascia spazio per il recupero dei giocatori in vista della prossima stagione. La situazione già è complessa per i trasferimenti: l’Inter, tra l’altro, potrebbe anticipare un colpo importante.
Le difficoltà per i top club
I club, dunque, non avranno altra scelta che affidarsi ai giovani o alle riserve, con il rischio di vedere partite di scarso livello, soprattutto da parte delle grandi squadre. Ziliani prevede che l’andamento del Mondiale sarà influenzato dalle difficoltà logistiche delle squadre, che inizieranno la preparazione con un mese di ritardo rispetto agli altri club. Questo slittamento, che obbliga le squadre a riprendere il ritmo solo dopo il torneo, li metterà in una situazione difficile. Se Inter e Juventus schierassero i titolari nella nuova competizione, dovrebbero poi rinunciarvi nelle prime partite di Serie A.
Un Mondiale per Club senza stelle
In pratica, il Mondiale per Club 2025 sarà più un torneo di sviluppo giovanile che una competizione per club di élite. Le formazioni saranno piene di giovani promettenti, con i top club che invieranno riserve e calciatori delle squadre Primavera. I soldi promessi da Infantino per i club partecipanti sono significativamente inferiori rispetto alle aspettative, con solo 930 milioni di euro distribuiti tra i 32 club, molto meno dei 3 miliardi inizialmente annunciati. Per chi si aspetta il massimo delle stelle, il Mondiale per Club sarà dunque un grande passo indietro, un’occasione per osservare giovani talenti, ma poco altro: “Nell’Inter vedrete un’infornata di Berenbruch, Topalovic e Cocchi, nella Juventus un bastimento carico di Rouhi, Adzic e Sekulov e via di questo passo per tutti, dal Real Madrid al Manchester City, dal Bayern al PSG e via elencando“, chiude il collega.

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