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Pedate, servilismo e sigari: quanto è difficile celebrare l’Inter
I media si sono scatenati e alcuni tifosi non aspettavano altro. Quanto è difficile saper perdere in Italia.
Sono tantissimi e vengono da tutta Italia. Sono i tifosi della Juventus, infuriati dopo la finale di Coppa Italia che ha consegnato loro la targhetta degli zero titoli. Sono molti di meno ma per un motivo o per un altro non vogliono vedere l’Inter vincere. E quando succede, sono dolori. Un po’ come al termine della semifinale stravinta contro il Milan, sembra che il problema sia stato l’arbitraggio di Valeri. La “colpa” di Inzaghi è stata quella di aver dimostrato in meno di un tempo che questa Juve non solo non è un granché ma che sono i nerazzurri a meritare il trofeo.
Un mare di polemiche e una mentalità tutta italiana incapace di accettare le proprie responsabilità. La Juve non è al livello dell’Inter e per questo ha perso. Punto. E invece no: parliamo di pedate (il collaboratore di Inzaghi avrebbe potuto fare “il giro largo” per evitare di surriscaldare animi già infuocati, ndr), servi del potere e sigari. Sul primo quotidiano sportivo italiano c’è addirittura un trafiletto che evidenzia il fatto che alcuni giocatori dell’Inter abbiano fumato negli spogliatoi dopo la gara vinta contro la Juventus. Siamo alla frutta. Questa Coppa Italia è tutta nerazzurra e deve essere grande motivo d’orgoglio. Superare (con merito) Roma, Milan e Juventus è un’abitudine da coltivare ad ogni stagione. Con buona pace di chi vuole vedere solo quello che gli conviene.
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