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Ordine: “È tempo di confessioni brutali, questi siamo, giovani come Bastoni e Scalvini hanno ceduto sul piano della corsa”
Il giornalista Franco Ordine sottolinea la grande differenza emersa a Wembley tra le due nazionali tirando in ballo due giovani nerazzurri.
Franco Ordine su Il Giornale analizza la sconfitta della nazionale italiana contro l’Inghilterra in termini amari. “Questo è il tempo delle confessioni, anche le più dolorose e brutali. E per quel che riguarda la Nazionale bisogna convenire su un giudizio lapidario: questi siamo! Abbiamo vissuto una splendida parentesi di un mese, scandita dalla pura bellezza dell’europeo vinto a Wembley, poi però il tocco magico del ct è venuto meno, è sparito l’entusiasmo contagioso della coppia Mancini-Vialli, la difesa ha perso i suoi santi protettori e siamo riprecipitati nella modestia certificata dai mondiali di Russia e Qatar mancati”.
L’amara verità
“Martedì sera la nuova Italia di Spalletti è rimasta al centro del ring per circa 55 minuti prima di essere messa all’angolo e presa a sberle dall’Inghilterra che ha illuminato la scena grazie a un fuoriclasse assoluto, Bellingham, uno che nella falcata oltre che nell’affinità elettiva (Real Madrid) ha preso le sembianze del giovane Alfredo Di Stefano. Ecco il primo giudizio comparato: abbiamo forse qualche rappresentante di quella categoria tra gli azzurri? La risposta è naturalmente no. Ci siamo illusi negli anni che potessero rivestire un ruolo talenti promettenti quali Balotelli ieri e oggi Donnarumma e invece no. Dobbiamo raccontarci la verità e sapere che abbiamo giocatori normali. […] A leggere con attenzione il differente passo tra le due nazionali emerso alla distanza, si capisce che gli azzurri sono anche poco abituati, al contrario di quelli inglesi, a giocare ad alta intensità tutte le sfide. Dalle nostre parti resistono tempi morti, piccole astuzie, sofisticate tattiche messe in atto per frenare il ritmo“.
La critica
“Perché martedì sera, nell’ultima mezz’ora della sfida, hanno ceduto sul piano della corsa e della posizione prima a Bellingham e poi a Kane, due ragazzi che rappresentano il futuro della difesa azzurra, Bastoni e Scalvini appena entrati, il fiore all’occhiello di Inter e Atalanta”.
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