Calciomercato
Ora è ufficiale, l’Inter chiude il mercato con il grande colpo
L’Inter che sembrava destinata a crollare dopo una stagione di rimpianti e tensioni interne sorprende tutti con il mercato.
C’era un tempo, nemmeno troppo lontano, in cui l’Inter veniva considerata a fine ciclo. La scorsa stagione aveva lasciato soltanto amarezze, con più rimpianti che sorrisi, e uno spogliatoio che appariva vicino all’esplosione.
I tifosi, senza ombra di dubbio, temevano il peggio. L’addio di Simone Inzaghi, consumatosi tra incomprensioni e risultati al di sotto delle aspettative, aveva aperto scenari cupi sul futuro della squadra.
Il mercato dell’Inter chiude in bellezza
L’arrivo in panchina di Chivu, chiamato dal Parma per raccogliere un’eredità pesantissima, era stato visto quasi come una resa, un segnale che la società non avesse più la forza di competere ai massimi livelli.
E invece, il calcio ha la straordinaria capacità di ribaltare le percezioni in pochi mesi. Il mercato estivo dell’Inter, infatti, ha raccontato una storia diversa da quella che in tanti si aspettavano.
La notizia più importante, senza ombra di dubbio, è che nessun pezzo pregiato ha lasciato Milano. Lautaro Martinez, Barella, Bastoni e tutti gli altri protagonisti del recente passato sono rimasti, resistendo alle voci di offerte milionarie provenienti dall’estero. Una vera e propria vittoria, che già da sola permette ai tifosi nerazzurri di guardare al futuro con meno paura.
Non solo conferme, però. La dirigenza ha lavorato con intelligenza per rinforzare una rosa che, almeno sulla carta, resta competitiva. Il colpo più discusso è stato l’arrivo di Ange-Yoan Bonny, attaccante prelevato dal Parma, giovane e con tanta voglia di emergere.
In mezzo al campo, invece, Chivu potrà contare su innesti di qualità come Andy Diouf dal Lens, Luis Henrique dal Marsiglia e Petar Sucic dalla Dinamo Zagabria, Ange-Yoan Bonny dal Parma. Tutti profili che vanno a irrobustire un reparto che lo scorso anno aveva sofferto soprattutto in termini di alternative.
Da non dimenticare anche i rientri dai prestiti, perché spesso sono proprio quei ritorni sottotraccia a fare la differenza. Pio Esposito torna dallo Spezia, portando con sé un bagaglio di esperienza preziosa, mentre Tomas Palacios, dopo l’avventura al Monza, sarà un jolly importante per la difesa. Tasselli che, messi insieme, disegnano una rosa più lunga, più completa e soprattutto meno dipendente dai soliti titolari.
In difesa, invece, proprio al fotofinish è arrivato Akanji, con Pavard che ha lasciato l’Italia per trasferirsi al Marsiglia agli ordini di De Zerbi. È chiaro che molto dipenderà dalla mano di Chivu, chiamato a trasformare una squadra spenta in un gruppo affamato e coeso. Non sarà un compito semplice, però l’aria che si respira oggi attorno all’Inter è diversa rispetto a quella di qualche mese fa. Se a giugno si parlava di rifondazione e di smantellamento, ora si parla di solidità e di ambizioni ritrovate. I tifosi, comprensibilmente, tornano a sognare.
Il tempo dirà se questa nuova Inter sarà davvero capace di rialzarsi e di tornare protagonista in Italia e in Europa. Ma una cosa è certa: dalle macerie di una stagione deludente è nata una squadra che non si è arresa e che oggi appare pronta a lottare di nuovo.
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