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Occhio Inter: il Manchester City sa essere concreto, Guardiola studia varianti ed adotta il turnover
I nerazzurri mercoledì debutteranno nella nuova Champions League in un remake della finale del 2023.
Il Manchester City di Pep Guardiola, prossimo avversario dell’Inter, è partito con il piede giusto in Premier League, imponendosi come una macchina da goal quasi impeccabile nelle prime 4 gare. Nonostante i successi, però, qualche crepa nella loro difesa ha suscitato dubbi e discussioni tra gli esperti e gli appassionati.
La variazione sul tema
L’incontro con il Brentford di sabato scorso ha rappresentato una sorta di test per la duttilità tattica del Manchester City, che si è trovato a dover rispondere a un avversario aggressivo sin dai primi minuti. Guardiola ha dimostrato la sua maestria nel modificare l’approccio della squadra, passando dal celebre tiki-taka a un gioco più diretto, con lanci lunghi orchestrati dal portiere Ederson. In questo contesto, la stella norvegese Erling Haaland ha brillato particolarmente, portando il suo impressionante conteggio di goal a 9 in soli 4 incontri.
Turnover
Considerando l’importanza del confronto imminente in Champions League con l’Inter, Guardiola ha optato per un ampio turnover nella partita suddetta, tenendo a riposo giocatori chiave come Ruben Dias, Gvardiol, Rodri e Bernardo Silva nella prima frazione, e lasciando Doku e Foden in panchina per tutti i 90 minuti; il turnover non lo fa solo Inzaghi. Per la partita contro i nerazzurri, come evidenzia il Corriere dello Sport, il vero dubbio per il tecnico catalano pare concentrarsi sul centrocampo, dove il ballottaggio tra Gundogan e Kovacic per un posto da titolare è ancora aperto.
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