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“Non puoi accettarlo”: mazzata Barella, Inter nei guai
Il centrocampista finisce nel mirino. Critiche durissime contro Nicolò Barella: “Non puoi accettarlo”. L’Inter trema
L’esordio in campionato contro il Torino aveva illuso tutti. Una vittoria convincente, solida, accompagnata da segnali positivi che avevano fatto pensare a un’Inter finalmente guarita, pronta a lasciarsi alle spalle le incertezze e le fragilità del recente passato. Sembrava che il nuovo corso targato Chivu avesse portato non solo idee fresche, ma anche un ritrovato spirito di gruppo, lucidità nelle scelte e una compattezza mentale.
Dopo il vantaggio firmato da Dumfries, la squadra si è spenta. Il gol del pareggio di Davis è stato solo l’inizio del tracollo, completato poi dal sigillo di Atta, che ha regalato ai friulani una vittoria pesantissima. Ma ciò che più preoccupa non è il risultato, bensì l’atteggiamento dei nerazzurri. In mezzo a tutto questo, anche i senatori – su tutti Nicolò Barella – sono apparsi spenti. Ed è proprio sul centrocampista della Nazionale italiana che sono arrivate dure dichiarazioni.
Campanello d’allarme Inter: critiche pesanti a Barella
La domenica di Serie A regala la prima, grande sorpresa della stagione: l’Inter cade clamorosamente in casa contro l’Udinese, sotto i colpi di Davis e Atta che ribaltano il momentaneo vantaggio nerazzurro firmato da Dumfries. La clamorosa rimonta non è passata inosservata agli occhi di Paolo Di Canio, ospite di Sky Calcio Club, che ha usato parole dure per descrivere l’atteggiamento dei ragazzi di Cristian Chivu, in particolare su Barella.
Sotto la lente di ingrandimento è finito soprattutto Nicolò Barella, simbolo tecnico dell’Inter, ma apparso scarico e poco ispirato contro i friulani. “Ho contato 12 volte Barella stoppare la palla e cercare di giocarla da fermo”, ha attaccato Di Canio, “non è che siccome è Barella e ha uno status tu puoi accettare questo. Parlo di lui perché deve fare la differenza”. Una pesante critica nei confronti di uno dei senatori nerazzurri, la cui prestazione sottotono non può essere accettata dallo stesso tecnico.
Una critica diretta, senza filtri, come nello stile dell’ex giocatore e opinionista, che ha allargato il discorso all’intero spogliatoio nerazzurro. Il riferimento è andato al finale della scorsa stagione, con lo scudetto perso malamente a favore del Napoli e una finale di Champions persa in modo drammatico: “L’Inter non deve dimenticare la mazzata di Champions. Non c’è nulla da recriminare in una finale finita così. Ma devono riprendersi da come hanno perso il campionato”.
Poi l’affondo, colorito ma autentico, sul tipo di autocritica che serve in questi momenti: “Devono dirsi quanto sono stati coglioni. E se lo saranno sicuramente detto, perché sono grandi giocatori. Nello spogliatoio mica si dicono “sciocchini”… si dicono che sono stati coglioni. E siccome sono giocatori veri, lo hanno fatto”.
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